Gli intervenuti, tra cui gli operai delle acciaierie di Terni e della Thyssen di Torino, nonché dirigenti nazionali di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani hanno posto negli interventi la necessità di ricostruire un Partito Comunista nel nostro Paese. Soprattutto, a detta dei convenuti “per la responsabilità di fronte ai lavoratori e ai più deboli della società, di offrire un punto di riferimento contro il capitalismo e la sua lotta all’interno di se stesso; e contro l’imperialismo che mette a rischio, concretamente, la pace perché le guerre sono una via d’uscita scelta da un cerchio ristretto di nazioni capitalistiche nel mondo”.
A conclusione, il segretario del Pdci, Cesare Procaccini ha detto: “Esprimo la profonda soddisfazione mia e di tutto il Partito Comunista d’Italia per la riuscita della manifestazione di lancio dell’associazione per la ricostruzione del Partito Comunista. Il 20 dicembre centinaia di compagne e compagni hanno affollato il Centro Congressi Cavour di Roma per dimostrare la loro adesione convinta ad un progetto di ricostruzione di un soggetto politico comunista unitario e rinnovato. Un apporto prezioso ai processi unitari a sinistra a cui i comunisti organizzati in partito devono portare il loro contributo. A 20 anni circa dalla sciagurata scelta di chiudere l’esperienza del Partito Comunista Italiano e all’epilogo del renzismo a cui sono giunti i fautori di quella “svolta”, i comunisti riaffermano la loro volontà di essere parte delle dinamiche della società e di essere il soggetto rivoluzionario del cambiamento autentico. La voce dei lavoratori delle fabbriche e del mondo del precariato che hanno riempito la sala del centro congressi ha chiesto a gran voce unità a sinistra e un progetto serio di ricostruzione di un partito comunista adeguato ai tempi durissimi che viviamo. Dopo questa entusiasmante assemblea possiamo affermare di aver posto un’altra solida pietra a fondamento della ricostruzione”.