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POLITICA

A 3 anni dalla scomparsa Genzano ricorda con affetto Vittorio Barbaliscia

vittorio barbaliscia
Il compianto Vittorio Barbaliscia

Il compianto Vittorio Barbaliscia

E’ con una commozione ancora viva ed una mestizia che, al sol pensiero, non accenna a svanire, che la cittadinanza di Genzano ha ricordato in queste ore il compianto dottor Vittorio Barbaliscia, venuto prematuramente a mancare in una cupa e nebbiosa domenica di 3 anni fa. Era il 22 gennaio del 2012, quando il cuore dell’apprezzatissimo medico genzanese smise di battere, facendo piombare nella disperazione i suoi familiari e nella tristezza tutti coloro che avevano imparato ad apprezzarne le doti umane e professionali. 

Il dottor Barbaliscia, scomparso all’età di 64 anni, è stato commemorato nel pomeriggio di oggi in una funzione religiosa nella chiesa di Santa Maria della Cima, nel Duomo ‘Vecchio’.  A distanza di 3 anni ancora in tanti ricordano con affetto una figura che ha saputo spendersi pienamente in ambito professionale e politico, dandosi senza avarizia, ma con passione e generosità. Al suo attivo, oltre ad una lunghissima e meritevole carriera in camice bianco, anche un’apprezzata avventura politica, tutta passata sui banchi dell’opposizione, da dove ha provato, invano, a diventare Sindaco. Stimato ed apprezzato da tutti, in maniera trasversale, viene  ricordato, oltrechè per le doti professionali, anche per il suo carattere bonario ed altruista. 

  vittorio barbalisciaEloquenti, in tal senso, le parole che il sindaco Flavio Gabbarini e il consigliere comunale Fabio Papalia spesero durante il primo consiglio comunale che seguì l’inattesa dipartita del medico genzanese. 

“In questi ultimi dieci anni in cui si è dedicato alla politica – disse  Gabbarini – gli va riconosciuto il merito di aver saputo dare uno scossone benefico, scardinando l’assetto politico e mettendo in discussione un’intera classe dirigente che rischiava di adagiarsi sugli allori. Merito di Vittorio quello di essere rimasto una persona semplice ed umile anche una volta sceso nell’arena politica, nella quale ha trapiantato il suo stile educato e perbene. Anche se è stato costretto all’opposizione, dove certamente ha avuto meno strumenti per adoperarsi, Vittorio è stato un bravo amministratore: ha rappresentato degnamente il proprio paese, rispettando ed onorando il mandato affidatogli dai suoi concittadini. La sua figura dovrà essere un esempio per le nuove generazioni e la sua azione un segnale che bilanci le spinte negative e distruttive che stanno mettendo in ginocchio il nostro Paese”.

“Una persona con uno spessore senza eguali – disse invece Fabio Papalia, che lo accompagnò durante l’avventura elettorale -. Un uomo che ha ricoperto ogni incarico a cui è stato chiamato con umiltà e forza. Io proporrei al consiglio di intitolargli una strada, affinché sia ricordato come merita da tutte le generazioni che verranno”.

Una proposta, quest’ultima, sulla quale è bene che non si spengano i riflettori. Pressocché scontato il placet dei cittadini qualora si decidesse di procedere in tal senso. 

 

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