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Giorno del Ricordo: Genzano e Frascati ignorano le vittime delle Foibe. Duro il sindaco di Monte Compatri

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fiasco_mirkoFrascati dimentica il giorno delle Foibe. Nessuna iniziativa culturale, neppure una dichiarazione attraverso un comunicato” è la denuncia del Capogruppo di Forza Italia Mirko Fiasco, dopo che la ricorrenza nazionale del “Giorno del Ricordo” del 10 febbraio è passata letteralmente sotto silenzio nella città di Frascati. 

Non una parola per gli oltre diecimila vittime gettate nelle foibe, cavità carsiche ai confini orientali del nostro Paese tra il 1943 e il 1945, non una parola per la ferocia delle sevizie e delle torture perpetrare da Tito contro gli italiani dell’Istria e della Dalmazia, esuli e vittime sui quali per oltre sessant’anni è calato il velo dell’oblio.

Solo nel 2004 in Italia venne istituito il “Giorno del Ricordo” che però, nonostante le iniziative intraprese in molti comuni castellani (LEGGI), viene ancora ignorato in altri.

“Di vitale importanza è trasmettere i fatti storici alle nuove generazioni, senza scontri ideologici ma semplicemente attraverso la cultura, attraverso il ruolo della scuola” continua Fiasco, firmatario di una mozione con la quale richiede di impegnare la commissione Cultura allo studio e all’organizzazione di eventi atti a commemorare il “Giorno del Ricordo” ogni 10 Febbraio, già a partire dal 2016.

Anche a Genzano, Fabio Papalia muove le stesse critiche all’Amministrazione fabio papaliaGabbarini. “Ogni anno richiediamo all’Amministrazione comunale di intraprendere qualsiasi iniziativa per poter ricordare e commemorare la tragedia delle Foibe – ricorda il capogruppo di Fratelli d’Italia, che il 22 gennaio scorso aveva fatto ufficiale richiesta per l’organizzazione di eventi a ricordo degli italiani infoibati -. Ovviamente nessuna risposta ci viene fornita e nessuna iniziativa viene organizzata, neanche un misero manifesto”.

partigianiA Monte Compatri il sindaco De Carolis ha stigmatizzato quando accaduto alla Casa del Ricordo di Roma, inaugurata pochi giorni fa per raccontare la tragedia delle foibe: “è stato un atto vile e indegno di un essere umano: significa calpestare i morti”: questo il commento del sindaco di Monte Compatri, rispetto a quanto accaduto l’altro giorno nel centro monticiano.

“E’ giunta l’ora per i comunisti, o presunti tali, di capire che il monopolio della storia è finito e non appartiene solo alla sinistra – ha aggiunto De Carolis –. La memoria, infatti, non può essere dedicata solo ai partigiani ma a tutte le vittime di genocidi e folli violenze, proprio come quelle perpetrate durante l’esodo giuliano-dalamata. Pagina buia del Novecento che gli autori delle scritte dovrebbero forse studiare”.

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