Attualità

L’Amore ai tempi di Facebook e WhatsApp: dalla perdita della privacy alla perdita d’identità

lucchetto
  
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di Stefano Coletta *
Smartphone, whatsapp, facebook. Foto di baci; conversazioni d’amore scritte come stati; risate ed allegrie. Tutto ciò che prima era riservato, ora è pubblico. Questo comporta una drammatica conseguenza: il potersi rivedere in tutte quelle espressioni che prima erano, e dovevano restare, nascoste al nostro sguardo. Prima, senza la possibilità di fare foto o di condividere stati, i nostri atteggiamenti amorosi, le nostre espressioni e le nostre risate potevano essere viste solo dalle persone a cui erano destinate mentre erano completamente nascoste al nostro sguardo.
 Questo è un punto importantissimo per la nostra quiete interiore e la nostra identità: le nostre espressioni e i nostri atteggiamenti infatti, non sono destinati al nostro sguardo, non sono destinati ad essere ri-visti da noi stessi, ma sono destinati all’altro che ci sta difronte, grazie al quale possiamo tentare di strutturare un minimo di identità.
 Nel ri-vedere noi stessi, perdiamo noi stessi: ci correggiamo, ci replichiamo, ci giudichiamo.  Con la possibilità di ri-vederci perdiamo la possibilità di ri-conoscerci, perchè, paradossalmente, più facciamo diventare l’Io un punto di riferimento assoluto, più esso dipenderà dagli altri e da noi stessi, smarrendosi e perdendo la propria spontaneità.Andando avanti così infatti l’Io si abitua ad avere sempre un pubblico, una platea a guardarlo, senza la quale egli sembra smarrirsi.
 Niente è più tenuto segreto. Niente è più “mio”, neanche quell’amore che tanto ostento.  E così, svuotati di tutto, ci ritroviamo nella affannosa ricerca di identità, che non possiamo più trovare se non nello sguardo degli altri, a cui concediamo anche la nostra felicità perduta… 

* psicologo

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