POLITICA

Albano – Ombretta Renzi (Fdi-An): ‘E’ arrivata l’ora dare scegliere l’esperienza di Marco Silvestroni’

ombretta renzi con meloni
 LETTERA APERTA

 

Ombretta Renzi con Giorgia  Meloni

Ombretta Renzi con Giorgia Meloni

 “In questi ultimi anni abbiamo avuto una politica locale che, oggettivamente, non ha saputo portare avanti nessun progetto di senso compiuto per la città. A due mesi dalle elezioni amministrative è opportuno riflettere sul perché di questa crisi del “fare politica” ad Albano e, soprattutto, cercare di individuare le soluzioni che ci possano far sperare positivamente per il prossimo futuro. Analizzando ciò che è accaduto in questi ultimi anni, ritengo che la prima causa del fallimento dell’attuale politica albanense sia stata la mancanza di un adeguato ricambio generazionale. 

Gli attuali politici albanensi appaiono appesantiti non solo dall’età anagrafica, ma ancora più da decenni di compromessi, irrigiditi dal cinismo più che dall’artrosi. Sono i politici navigati, scaltri, che cercano di minimizzare energie e sforzi per arrivare al prossimo piccolo traguardo. 
Ritengo sia giunto il momento di dare spazio ad un rinnovamento globale dell’intero consiglio comunale, invitando i giovani ad entrare a Palazzo Savelli. Tutti sappiamo quanto il mondo giovanile sia lontano dai partiti, dai palazzi e dalle istituzioni o forse, prima ancora, è la politica ad essere distante anni luce dal mondo giovanile. E a nulla valgono le riflessioni di sociologi e politologi sulle cause e le ragioni del fenomeno se poi, quando si arriva al dunque, non c’è mai spazio per le nuove leve nella politica attiva. Fratelli d’Italia non ha paura della mancanza di esperienza dei giovani e dei “politicamente giovani”, perché ritiene che l’entusiasmo, la motivazione ed anche la purezza con cui si accosteranno alla politica sono doti che mancano ai navigati del mestiere. Insomma, una ventata di freschezza che alla politica albanense farebbe proprio bene.
Un’altra causa del fallimento della politica albanense è stata la mancanza di idee. Una politica portatrice di nuove idee è il punto da cui Albano deve ripartire, poiché ritengo che la politica, per poter essere utile al bene comune e alla crescita civile della società, dovrebbe basarsi su idee innovative e su programmi idonei a raggiungere tali obiettivi. La politica e gli stessi partiti devono essere intesi come strumenti per realizzare dei progetti comuni e non come realtà asservite a determinati personaggi, leaders carismatici del loro bacino elettorale. Questa visione distorta della politica ha contribuito a generare, nel lungo termine, uno sviamento generale dai fini propri delle istituzioni, per cui molto spesso ci si concentra di più sui vari personalismi piuttosto che sulle idee e sui progetti che dovrebbero essere realizzati. In realtà, si dovrebbe garantire una maggiore stabilità al sistema politico albanense, esercitando la propria funzione non solo in vista di obiettivi elettorali ma di organizzazione del consenso intorno a proposte complessive di sviluppo del paese.
 
 marco silvestroni Un altro fattore fondamentale per la rinascita della politica albanense sono le donne che, di fatto, rappresentano il “grande assente” nello scenario politico locale. Personalmente, ritengo che una presenza di un maggior numero di donne al governo delle istituzioni locali garantirebbe una maggiore rappresentazione delle istanze sociali, della famiglia e delle fasce più deboli. Le donne, oltre all’impegno lavorativo quotidiano, svolgono il maggior ruolo di cura all’interno della famiglia, dei figli, degli anziani e della casa, dimostrando così notevoli doti di organizzazione, di mediazione e di capacità nella risoluzioni dei problemi. Inoltre, una maggiore presenza femminile potrebbe fornire quel valore aggiunto in termini di mediazione, pragmatismo, capacità di ascolto e attitudine all’incontro tra diversità. 
In sintesi, sono estremamente convinta sul fatto che le donne abbiano un approccio del tutto personale, prettamente programmatico e di concretezza nella gestione della cosa pubblica, essendo meno avvezze alla ricerca spasmodica di posizioni di potere e all’utilizzazione del potere per gratificazioni meramente personali.
Infine, ma non per questo meno importante (anzi!) c’è l’esperienza. Inevitabilmente, in uno scenario come lo abbiamo immaginato, la componente esperienza non può che essere rappresentata dal Sindaco. Fare il sindaco è un “mestiere” che non si inventa ma si impara nel tempo. Bisogna avere quella necessaria e consolidata esperienza nella macchina amministrativa. Bisogna chiamarsi Marco Silvestroni.
Ombretta Renzi
Membro Direttivo Fdi-An di Albano 
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