POLITICA

Castel Gandolfo – Spine in Consiglio comunale dopo la revoca di Moianetti. Solo silenzio da parte del Sindaco

consiglio castel gandolfo

 consiglio castel gandolfo di Michela Emili

Che gli animi fossero ben tesi era fin troppo chiaro, oggi, al primo Consiglio comunale di Castel Gandolfo, dopo il terremoto in Giunta degli ultimi giorni.  La revoca delle deleghe e della nomina del vicesindaco Giacomo Moianetti da parte del primo cittadino Milvia Monachesi, lascia una ferita ancora tutta da sanare – e un posto vuoto in Giunta – , sia da un punto di vista amministrativo che politico.

Dalla sua postazione, ora, di semplice consigliere, con un’aula consiliare che faticava a contenere il pubblico, l’ex vice e assessore al Bilancio e Lavori Pubblici ha preso la parola per oltre dieci minuti, troppi secondo il regolamento del Consiglio comunale, e in aula si fa teso il botta e risposta tra il capogruppo del Pd Alessia Bruni e il Presidente del Consiglio comunale Maurizio Colacchi, di chiara vicinanza a Moianetti.

“Il Sindaco ha dichiarato alla stampa che io ero un male per i cittadini – ha riferito Moianetti -. Bisognerebbe chiedere a loro se è stato un male non pagare la mini imu o avere la tasi più bassa della Provincia. O forse sono un male tutti i progetti cui stavo lavorando, tra cui l’efficentamento energetico degli edifici pubblici”.
Incalzato a terminare il suo intervento Moianetti ha voluto concludere anticipando la volontà di continuare il suo impegno politico attorno al progetto di Renzi.

Nessuna risposta è arrivata sulla questione dalla maggioranza, che si è limitata a sottolineare il mancato intervento del Presidente del Consiglio nel garantire il rispetto del regolamento, che prevede, per le comunicazioni iniziali, un intervento di soli 5 minuti, peraltro senza contraddittorio.
E così è stato. Bocche chiuse e via con gli altri punti all’ordine del giorno.

Prima di lasciar cadere il discorso il Presidente Colacchi ha però informato l’aula della volontà di ricorrere alla Procura della Repubblica per la mancata disponibilità degli atti del Consiglio comunale dopo dieci giorni dalla sua convocazione, dando ancora più corpo e sostanza a una situazione paradossale, di squilibri interni all’Amministrazione stessa e ad una spaccatura che, travalicando anche i confini di cariche e ruoli istituzionali, appare ormai insanabile.

In un quadro così complicato le prossime scelte del Sindaco Monachesi, in ordine alla sostituzione di Moianetti, saranno a dir poco determinanti.

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