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Sanità, Genzano: la donazione di una sacca di sangue placentare salva una paziente in Francia.

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Equipe Genzano (2)Una nuova sacca di quelle raccolte nei Centri della Asl Roma H (Anzio, Velletri, Genzano e Marino) salva una paziente in Francia. 

Dopo pochi giorni dall’invio di una sacca di sangue placentare in Alabama (USA) per salvare una bambina, anche in questo caso la persona interessata aveva esaurito tutte le opzioni terapeutiche ed il trapianto di cellule staminali compatibili rimaneva l’ultima speranza di sopravvivenza.

“Ecco, oggi con questo risultato tra le mani proviamo una forte emozione, ed è con questo sentimento che sarebbe bello stringerci tutti insieme in un simbolico abbraccio”.

E’ l’entusiastico commento della dott.ssa Anna Tamburini e del dott. Italo De Meis, rispettivamente Medico Responsabile della Banca del Sangue Placentare e Direttore U.O.C. di Medicina Trasfusionale, ambedue dell’Ospedale S. Eugenio – ASL RMC.

Grandissima la soddisfazione, per questo nuovo successo, da parte del Direttore Generale, dott. Fabrizio d’Alba e del Direttore Sanitario Aziendale, dott. Narciso Mostarda che, congiuntamente, ringraziano per l’impegno e per l’abnegazione dimostrata da tutto il personale impegnato in questo ambito, a partire dal Direttore del Coordinamento Aziendale dei Trapianti, dott. Fabio Ambrosini, fino a tutti gli operatori impegnati nelle diverse mansioni: medici, ostetriche, infermieri, autisti e collaboratori. E’ doveroso ricordare che anche in questo caso, come in tutti gli altri, hanno dato il loro entusiastico contributo di collaborazione i Reparti di Ostetricia e Pediatria. Un grande ringraziamento va, infine, a tutte le mamme che rendono possibili tali donazioni.

cordoneGiova ricordare che la convenzione per la fornitura di cellule staminali cordonali, con la Banca dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma, è stata attivata nel 2009, dalla ASL RMH, per iniziativa del Coordinamento Aziendale Trapianti. Da allora sono state centinaia le sacche fornite per essere avviate al trapianto, unica opzione terapeutica possibile, in malattie ematologiche gravi.   In questa attività concorrono molte professionalità, dai medici trasfusionisti, ai ginecologi e ai pediatri, dalle ostetriche agli infermieri e al personale dedicato al trasporto. L’intero “sistema ospedale” è attivato sotto controllo del Coordinamento Trapianti, esprimendo una qualità elevata delle profossioni fornite.

Negli ospedali dell’Azienda non viene però solamente donato ed utilizzato il sangue cordonale e la placenta. E’ ormai da oltre tredici anni che nelle nostre strutture vengono eseguiti prelievi post -mortem di organi e tessuti destinati al trapianto. Molti di tali trapianti sono stati rivolti a nostri concittadini, altri invece sono andati a riceventi fuori regione, consentendo loro di vivere o di migliorare la propria qualità di vita.

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