POLITICA

Albano – Comunali 2015, Benedetti ne è certo: ‘sarò il Sindaco di tutti’

conferenza benedetti

conferenza benedetti

 beedettE’ una carta che potrebbe sparigliare il mazzo e trasformarsi in ‘asso pigliatutto’ quella che la coalizione dei ‘Moderati’ di Albano promette di calare in vista delle Comunali del 31 maggio.

Se non ancora un ‘asso’, certamente un ‘jolly’, che ha gli occhi vispi e calorosi di Gino Benedetti, che certe platee le ha calcate fin da bambino, quando vide suo padre Alfonso guidare Albano fino al momento in cui, vinto dal peso del male, decise di abdicare.

 A distanza di un quarantennio è suo figlio Gino a provare a riprendere il filo di un lavoro mai terminato, nella speranza, dei suoi sostenitori, che alla fine ad essere…benedetti possano essere tutti i cittadini di Albano: “è chiaro – ha rimarcato in chiusura – che sarò il sindaco di tutti e non solo di chi mi darà il voto: quando si è sindaci non esistono figli e figliastri o cittadini di serie A o di serie B”. 

Di voti ne serviranno tanti, ma nella Sala Vespignani del Museo Civico, al Benedetti dai toni cordiali e signorili si è aggiunto un Benedetti ben determinato a sfoderare le qualità del militante. Una battaglia da combattere col fioretto, con eleganza e signorilità; una battaglia che, lo ha detto e ribadito, “non avrà altro esito che la nostra vittoria. Contiamo di vincere già al primo turno – ha dichiarato -, ma se così non fosse lo faremo sicuramente al ballottaggio”. 

 In precedenza era toccato a Marco Mattei, Primo cittadino albanense dal 2000 al 2010, ed attuale Commissario di Forza Italia, spiegare i perchè del suo sostegno a Benedetti, partendo proprio dai prodromi di “un rapporto umano consolidato negli anni. Il lato umano è fondamentale – ha premesso Mattei -: il Sindaco deve avere empatia coi cittadini, dimostrando capacità di ascolto. Chiedo scusa se non sempre sono riuscito ad ottemperare a tale assunto, ma se io in tal senso ho peccato con Marini questo aspetto è stato pressocchè inesistente e l‘obiettivo è allora quello di cacciare un’amministrazione di inietti ed incapaci da Palazzo Savelli. Con Benedetti, d’altronde, la cordialità e la capacità di ascolto non mancheranno: lui appartiene ad una famiglia storica di Albano ed è un uomo sempre impegnato nell’associazionismo. Oltre all’aspetto prettamente umano vi sono però motivi politici per i quali la sua candidatura è la migliore in assoluto. Innanzitutto è l’ora di comprendere che la politica non può rinnovare se stessa con gli stessi nomi e cognomi di sempre, buoni per ogni situazione ed è paradossale che il sindaco uscente si presenterà  con lo slogan “il futuro è di chi lo costruisce”. Davvero difficile da spiegare in chi ha constatato tutto il poco che si è fatto in questi 5 anni, nei quali non si è stati capaci neppure di portare a termine le opere pubbliche già avviate (dal sottopasso a Pavona alla tangenziale)”

Presto spiegate, da parte di Mattei, le ragioni di farsi da parte e non cedere alle sirene di chi lo avrebbe visto nuovamente di buon occhio nelle vesti di candidato sindaco: “la popolazione esige un cambiamento sostanziale. Di sollecitazioni personali ne ho avute, ma quello che vale per Marini vale tanto più per me, in un periodo in cui il rinnovamento è essenziale. Solo così si può andare nelle case senza arrossire, facendo capire alla gente di aver puntato sulla persona giusta, che ha brillato nella sua attività professionale e non ha mai governato. Siamo orgogliosi di aver puntato su un uomo che non ha scheletri nell’armadio e rappresenta l’impegno cristallino di un cittadino che s’impegna in prima battuta e ci mette la faccia. Proprio Benedetti ci darà l’entusiasmo giusto, da grande riformatore.  Oggi – ha concluso Mattei – assistiamo al varo di una nave che non ha aspettato in porto mentre si arrugginivano le paratie prima di avere il via libera e salpare”. 

Da crescendo rossiniano l’intervento del candidato sindaco Gino Benedetti, che dopo aver esordito all’insegna del pragmatismo si è lasciato andare a propositi di vittoria proferiti senza indugio. “Sarò molto franco e sincero – ha esordito – : tutto è nato con grande entusiasmo. Nessuno ha la bacchetta magica, ma la differenza col passato sarà nella differenza di metodo e di ascolto. Fondamentale il senso civico e di appartenenza, per il quale talvolta basta un sorriso o una stretta di mano per comprendersi. Il periodo è quello che è – ha continuato – e  dobbiamo ridare voglia e vigore a tutta la cittadinanza, con incentivi perseguibili e finalizzati al rilancio. Rilancio che passa innanzitutto attraverso un discorso di programma e coesione. A tutti gli amici presenti sul tavolo ho chiesto di fissare 5-6 punti programmatici qualificanti, dai quali non transigere, senza farsi tirare dalla giacchetta, come accaduto negli ultimi 5 anni, nei quali non vi è stata coerenza politica, ma un balletto di assessori che ha dell’incredibile, in cui vi sono stati trasfughi che hanno concorso con alcune compagini e poi per  scelte politiche o personali hanno preso strade diverse, fino ad arrivare a 17-18 assessori in 5 anni”.

“Il nostro obiettivo – ha aggiunto Benedetti subito dopo – è quello di far capire alla popolazione che c’è una possibilità di tornare ad una politica diversa, in cui regnino legalità e trasparenza e i cittadini non siano più lontani dalle istituzioni. Il posto del sindaco non è la sala di rappresentanza di Palazzo Savelli, ma dovrebbe il piano terra, in quello che ora è l’Ufficio di Relazioni col pubblico. Un sindaco deve stare tra la gente e tra chi è portatore di innovazioni, recependone le istanze. Al bando, quindi, l’idea di dare vita ad un libro dei sogni, ma alcuni temi ci stanno particolarmente a cuore, dalle scuole allo sport, passando per la sicurezza e il sociale”.   

“I tempi sono molto stretti – ha ammesso il noto veterinario albanense -, ma il ritardo è stato solo temporale e non d’impegno, programma e volontà. La coalizione è ferma, decisa e coesa, tuttavia non considero chiuso il tavolo e sono pronto a dare nuove aperture a chi fino ad oggi non ha compreso il nostro spirito.  La nostra è una casa aperta – ha subito aggiunto Benedetti -, che non ha steccati: le nostre porte sono aperte, con pari dignità, a chiunque abbia voglia di impegnarsi ed essere parte attiva in questo processo di rinnovamento” .

Infine, rivolgendosi ha la platea ha ribadito come non “abbia prezzo la fiducia e la speranza che state riponendo su di me, che mi augurano possano diventare poi consapevolezza e desiderio di appartenenza.

L’obiettivo – ha ribadito in chiusura – è vincere direttamente al primo turno: ne abbiamo la forza, la capacità e le  competenze. Ringrazio tutti coloro che supportano le idee di questo profondo rinnovamento, che passa attraverso un percorso che ci vedrà sempre più vicini alla cittadinanza. Ed è proprio alla cittadinanza che  faccio l’augurio finale: se Benedetti vincerà, vincerà  la cittadinanza di Albano, e si potrà finalmente  dare un nuovo futuro e nuove speranze a tutta la popolazione”. 

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