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Genzano – Pericolo scontri, salta la manifestazione di Forza Nuova all’Hotel Primus

Non è arrivato il definitivo ‘lasciapassare’ dalla Questura e la tanto temuta manifestazione di Forza Nuova presso l’Hotel Primus di Genzano è saltata, mettendo cosi fine, anticipatamente, a qualsiasi rischio di ordine pubblico.

Alla decisione degli esponenti di estrema destra di protestare contro le voci di un’apertura di un Centro d’Accoglienza Profughi e Richiedenti Asilo previsti, era seguita la reazione della sinistra genzanese, capitanata dai Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e gli O.P.S. (Occupazione Precari Studenti). 

Rifacendosi anche alle comunicazioni del Sindaco Flavio Gabbarini, che ha escluso un massiccio arrivo di immigrati, rimarcando come in un’equa distribuzione a Genzano ne arriveranno solo 36, l’appello dei Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista, pervenuto in una nota congiunta, aveva fatto comunque breccia e nella zona gli agenti del Commissariato di Polizia avevano già provveduto a delimitare l’area della manifestazione con gli appositi nastrini.

“Genzano democratica ed antifascista si mobilita contro la manifestazione fascista e razzista” è stato lo slogan utilizzato dai Comunisti nella loro nota. “Non è prevista alcuna accoglienza in questa struttura – hanno fatto sapere dalla sezione Longo del partito di sinistra – ed il Comune è in attesa delle disposizioni della Prefettura che assegna circa 30 persone alla nostra comunità. Se ciò dovesse avvenire, il nostro ampio e collaudato sistema di volontariato ed associazionismo sarà in grado di gestire la questione positivamente e senza problemi per la nostra popolazione che ha sempre fatto la sua parte nella solidarietà con popoli oppressi. Ma ciò che i fascisti vogliono fare è cercare di ottenere un po’ di consenso su un tema controverso per infiltrarsi nella nostra comunità. E, come hanno sempre fatto nella loro storia, si schierano con i più forti contro i più deboli. Il loro compito – hanno dichiarato ancora gli esponenti di estrema sinistra -, da bravi cani da guardia dei padroni, è di indirizzare la rabbia di chi subisce duramente la crisi non contro i capitalisti, che ne sono la causa, bensì contro la povera gente che scappa dai propri paesi a causa di guerre (Siria, Libia, Corno d’Africa ecc.) scatenate dai Paesi imperialisti con a capo gli U.S.A.”. Circoscrivendo il fenomeno, i due movimenti cittadini di sinistra hanno lanciato un ulteriore “appello a tutte le forze democratiche, alle organizzazioni sociali e sindacali affinché isolino questi storici nemici della nostra comunità. E facciamo appello affinché, dal giorno dopo, si riorganizzino tutte quelle iniziative volte ad annullare il pericolo di infiltrazioni neofasciste che, lo ricordiamo, sono sempre unite a quelle della malavita organizzata”.

“Non ci risulta affatto”, ha aggiunto il sindaco Flavio Gabbarini, “che Genzano dovrà accogliere centinaia di richiedenti asilo né tanto meno che questi saranno alloggiati presso l’ex hotel Primus, come alcuni riferiscono. La situazione è molto diversa da come viene descritta e proprio la scorsa settimana abbiamo ricevuto dal Prefetto una nota nella quale si chiedeva di individuare soluzioni alloggiative per l’accoglienza di un numero di ospiti pari allo 0,15% della popolazione anagrafica, in un’ottica di maggior coinvolgimento degli enti locali, come auspicato anche dalla circolare del Ministero dell’interno del 4 maggio scorso”. 

“Sulla base della programmazione effettuata dalla Prefettura – torna a ribadire il Primo cittadino, cercando così di fugare ogni dubbio e gettare acqua sul fuoco delle polemiche – Genzano dovrà ospitare solo 36 richiedenti asilo. Ciononostante attualmente non sono ancora stati stabiliti i tempi e le modalità di accoglienza; allo stesso modo, al fine di assicurare una dignitosa accoglienza temporanea alle tante persone in fuga da situazioni di guerra o persecuzione, tutti i Comuni della provincia di Roma dovranno attrezzarsi ed individuare idonee soluzioni: Albano, ad esempio, ospiterà 61 richiedenti asilo, Velletri 79, Ariccia 29 e Lanuvio 20, per un totale di 1481 richiedenti asilo nell’intero territorio provinciale”.

Per la cronaca la prevista manifestazione che doveva tenersi davanti all’hotel Primus, in via Dottor Pellegrino, non si è più tenuta, ma davanti all’albergo, che è chiuso e non ha ancora l’agibilità, e quindi non potrebbe ancora ospitare nessuno, si sono riunite nel tardo pomeriggio una decina di persone, dei movimenti antifascisti e un gruppetto di agenti di polizia, che hanno presidiato per circa un’ora la zona.  Intorno alle 19 si sono poi tutti allontanati ed è cessata la preoccupazione degli abitanti dei palazzi circostanti.

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