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Così Lariano ha celebrato la valorosa morte di Antonino Fleres

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Questa mattina, a Lariano è stato ricordato il sacrificio del Carabiniere Antonino Fleres, Medaglia d’Oro al Merito Civile, con una sentita cerimonia in piazza Martiri della Libertà dove è posizionata la stele ricordo della tragica uccisione, alla presenza dei comandanti di stazione della Compagnia di Velletri e di un picchetto in grande uniforme speciale dell’Arma che ha reso gli onori. 

 Erano presenti il Sindaco di Lariano, Maurizio Caliciotti, il Comandante della Legione Carabinieri “Lazio” Generale di Divisione Angelo Agovino, Salvatore Fleres fratello di Antonino unitamente alla moglie e due nipoti, autorità civili e militari, associazioni e numerosi studenti dell’istituto scolastico comprensivo di Lariano.

Nel corso della cerimonia, curata dal maresciallo Mauro Straffi, comandante della locale stazione, alcuni alunni hanno letto riflessioni e pensieri sulla figura del giovane eroe che ha sacrificato la  propria vita per la patria. La stele è stata benedetta dal cappellano militare Don Mauro Amato. 

 Nella mattinata presso la sala consiliare del Comune si è svolto anche un convegno dal titolo “Antonino Fleres: un giovane eroe di ieri come esempio di rispetto dei valori e degli ideali di libertà e democrazia” a cui hanno partecipato numerose persone ed esperti di storia, la scrittrice locale Raffaella Biagi, il capitano Davide Occhiogrosso e il colonnello Luciano Magrini, rispettivamente comandanti della Compagnia Carabinieri di Velletri e del Gruppo Frascati. 

Il giovane Carabiniere Antonino Fleres, 19enne originario di Borgetto, in provincia di Palermo, mentre era in servizio presso la Stazione di Lariano nel 1944 fu fucilato dai soldati tedeschi per non aver voluto rivelare informazioni di cui era a conoscenza. Per tale atto di eroismo è stata riconosciuta dal Presidente della Repubblica la medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione:

“IN SERVIZIO PRESSO LA STAZIONE CARABINIERI DI LARIANO, NEL CORSO

DELL’ULTIMO CONFLITTO MONDIALE, SI METTEVA A DISPOSIZIONE DI UNA

PATTUGLIA AMERICANA IN QUALITÀ DI GUIDA. A SEGUITO DI UN VIOLENTO

COMBATTIMENTO, VENIVA CATTURATO DAI SOLDATI TEDESCHI E

BARBARAMENTE FUCILATO PER ESSERSI RIFIUTATO DI FORNIRE INFORMAZIONI

SULLA POSIZIONE DELLE FORZE ALLEATE.

PRECLARO ESEMPIO DI AMOR PATRIO E SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTI SINO

ALL’ESTREMO SACRIFICIO DI VITA.”

LOCALITA’ COLLE FIORENTINO – LARIANO (ROMA), 29 MAGGIO 1944 

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