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Pallavolo – La Libertas Genzano chiude con l’amaro in bocca: sfumata la promozione in Serie B

squadra CM 14-15

squadra CM 14-15a  cura di Danilo Mancini

 

LIBERTAS GENZANO – PALL. ORBETELLO: 1-3 (25-22; 14-25; 17-25; 23-25)

LIBERTAS GENZANO: Nichilò 5, Franceschetti 11, Fratarcangeli 7, Fattori Matteo (cap.), Marinelli Luca 13, Fattori Simone 1, Menichelli 1, Corsetti Gabriele, Dominizi 8, Andreassi 3, Furzi, Mastrostefano (1° libero), Pasciuto (2° libero) – 1° All.: Emili – 2° All.: Rosati

Muri vincenti: 4 – aces: 5 – battute sbagliate: 12

Arbitri: Valentina Angeloni e Giuseppe Achille – durata incontro: 1 ora e 44 m.

Non ce l’ha fatta la Libertas Genzano a coronare il suo sogno stagionale di conquistare la Promozione nella Serie B2 Maschile, al termine di una stagione esaltante per alcuni versi ma difficile e complicata per altri. Nella Finale giocata nel suggestivo scenario del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma, i ragazzi di coach Giampaolo Emili hanno ceduto l’importante posta in palio all’Orbetello, coriacea formazione toscana, dura a mollare e molto organizzata in campo, in più dotata di alcuni elementi di sicura caratura di Serie superiore. Il Genzano davanti a tale scenario (molti i tifosi giunti dai Castelli per sostenere i ragazzi in casacca biancazzurra) ce l’ha messa veramente tutta, combattendo con l’anima e con i denti, gettando nella mischia il cuore e quel residuo di energie rimaste in corpo dopo una stagione lunga, stressante ed intensa. Ma per l’ultimo atto dell’annata agonistica, il più importante dopo le traversie sportive trascorse, il tutto non è bastato a superare una compagine forte, che ha meritato il successo finale e la Promozione in Serie B2, festeggiata in campo e sugli spalti dai molti supporters al seguito. Formazione toscana che, non dimentichiamolo, aveva già superato con lo stesso risultato di 3-1 i biancazzurri nella palestra Marchesi nel corso della Coppa Lazio di quest’inverno, poi vinta dai grossetani in Finale contro la Fenice Roma di coach De Sisto, l’altra compagine maschile promossa nella Serie superiore la sera di sabato 30 Maggio nell’impianto romano. Nel momento dell’amarezza sportiva, non si deve però dimenticare la grande stagione affrontata dai biancazzurri che dalla fine di Agosto dello scorso anno sino a questo termine di Maggio, per oltre nove lunghi mesi, li ha visti sempre impegnati al massimo in palestra ed in campo, in allenamenti e gare ufficiali, sempre con determinazione e dedizione. La classifica ha visto i colori biancazzurri sempre al primo o secondo posto per 26 giornate, in una lotta testa a testa con la Virtus Roma, con continui capovolgimenti di fronte e sorpassi in testa che hanno reso elettrizzante ed avvincente la competizione, alimentando tensione, interesse ed agonismo tra i tifosi e gli appassionati. I confronti diretti sono stati appannaggio una volta dell’una ed un’altra dell’avversaria con lo stesso punteggio. Poi proprio sul filo di lana, il Genzano, arrivato con un punto di vantaggio all’ultima giornata, ha gettato tutto alle ortiche, perdendo in casa della Lazio in un match caratterizzato da un caldo asfissiante, male giocato, da difficoltà ambientali e da un arbitraggio che dire vergognoso è riduttivo. La Libertas, dopo la batosta morale della mancata promozione diretta, si era ributtata nella mischia, facendo fuori l’Artena nei due match di Semifinale. Poi l’amaro epilogo di sabato al Palatiziano. Delusione del momento è logico e comprensibile, non potrebbe essere stato altrimenti, ma lode ed onori al tecnico Giampaolo Emili, al suo secondo Giovanni Rosati ed a tutti componenti della rosa, che si è vista privata a metà inverno di un elemento importante come il centrale Settimio Pera, vittima di un serio problema al ginocchio. Dato a Cesare quel che è di Cesare, perché è doveroso, giusto e corretto, per onor di cronaca dovremmo passare a descrivere l’andamento della gara. Ma vi assicuriamo che la voglia non è tanta. Il primo set era cominciato male per il Genzano, con Emili costretto a chiamare il primo time-out subito sul 3-7 per i toscani. Poi i genzanesi hanno ricominciato pian piano a risalire la china, seppur penalizzati dall’enorme serie di battute sbagliate (ben 6 nella sola prima fase del set, sulle 12 finali). Comunque arrancando e controbattendo colpo su colpo, capitan Fattori e compagni alla fine riuscivano a fare proprio il set d’apertura in virtù di un muro vincente di Doriano Nichilò che consegnava loro il 25-22 e proiettava un senso di ottimismo per il prosieguo della gara. La quale però mutava all’improvviso nel secondo parziale con una sola compagine in campo, l’Orbetello, a dettar legge sul parquet capitolino. Vani i cambi effettuati dalla panchina dei castellani con l’ingresso di Menichelli al centro e di Andreassi opposto. Il 14-25 conclusivo era eloquente. Sull’1-1, a parità di set, il terzo parziale era emozionante e giocato senza esclusione di colpi dalle due antagoniste. La parità era sul filo di lana sino al 16-16, quando ecco il protagonismo dell’arbitro (come ti sbagli?) a mutare lo scenario ed a spezzare il sottile equilibrio dell’incertezza. Luca Marinelli murava un attacco toscano e regalava il 17-16 ai suoi, ma il primo Direttore di gara, inspiegabilmente, toglieva il punto ai biancazzurri, rilevando un fallo di invasione a tutti parso inspiegabile, regalava il punto all’Orbetello ed in più sanzionava le logiche proteste dei castellani, affibbiando un cartellino rosso di penalizzazione. Così dal 17-16 per il Genzano si andava al 16-18 per l’Orbetello, con il nervosismo latente che esplodeva tra le file dei biancazzurri e sugli spalti dei tifosi al seguito. Nervosismo e rabbia al massimo regime che producevano il crollo dei ragazzi della Libertas che cedevano tutto quello che c’era da cedere e chiudevano malissimo sul 17-25. Il Genzano aveva ancora fissa negli occhi e nella memoria la pessima prestazione contraria dell’arbitraggio nel match contro la Lazio e questo altro episodio negativo non ha fatto altro che affondare la lama nella ferita e riaprire le piaghe di tutti coloro che avevano vissuto sulla propria pelle la precedente disavventura. Nel quarto set entrambe le squadre gettavano nella tenzone tutte le residue energie fisiche e soprattutto nervose rimaste. Emili più volte, come fatto anche in precedenza, effettuava il doppio cambio palleggiatore – opposto. L’ultima volta è avvenuto sul 20-21 per l’Orbetello con Matteo Fattori e Leonardo Andreassi al posto di Simone Fattori e Valerio Fratarcangeli. Ma l’esito non è stato quello auspicato da tutti i fans biancazzurri. La gara terminava sul 23-25, grazie ad un diagonale vincente da posto due dell’Orbetello, che regalava vittoria e promozione ai proprio colori e dava la stura ai festeggiamenti sugli spalti e sulle tribune gremite dai numerosi seguaci toscani al seguito. 1-3 per la compagine grossetana. Game over, i giochi sono fatti. Cala così il sipario sulla stagio ne 2014/15 della Serie C Maschile della Libertas Genzano, con molte soddisfazioni ma con l’amarezza finale. Da domani si volta pagina. I giocatori si godranno il doveroso riposo mentre la Società si siederà a tavolino per programmare il futuro. Per le gare, arrivederci a Settembre.

  

 

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