POLITICA

A Velletri strascichi della bufera di ‘Mafia Capitale’. Fdi mette nel mirino il Centro Profughi di Morice

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Un'istantanea del Centro d'Accoglienza di Velletri

Un’istantanea del Centro d’Accoglienza di Velletri

Fu una vicenda che lo scorso anno provocò diverse polemiche, oltre ad un aspro batti e ribatti che riempì le colonne dei giornali. Tensioni che potrebbero impallidire rispetto a quanto potrebbe accadere d’ora innanzi. Tornano ad aleggiare nubi sul centro SPRAR di via Morice, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati aperto nei mesi scorsi proprio a ridosso del centro storico di Velletri. In molti lo etichettarono malamente, definendo ipocrita un sistema che fa diventare un business perfino l’accoglienza di gente bisognosa.

Decisivo, nel far riesplodere le polemiche, il fatto che tra i 44 arrestati ci sia anche il responsabile del consorzio di cooperative sociali “La Casa della Solidarietà”, che si è accaparrato la possibilità di gestire il ‘Centro’ tramite la cooperativa ‘Domus Caritatis’.    

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Sergio Ferrazzano, portavoce di Fdi-An Velletri

Se toccherà alla magistratura valutare se in qualcosa, in tutto questo, si sia violata la legge o se si tratta solo di normali procedure, l’opposizione non sembra aver dubbi nel bollare tutto questo come “poco chiaro”. Con una lunga nota, che vi proponiamo integralmente, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Velletri prova a ricostruire quanto accaduto, limitando al minimo alcun commento.

 “Apprendiamo – si legge nella nota – che, nel quadro dell’indagine “Mafia Capitale”, è stato arrestato, tra gli altri, Tiziano Zuccolo, Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della DOMUS CARITATIS SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE, società attualmente aggiudicataria, da parte del Comune di Velletri, come ente attuatore nella nostra città, dei servizi di “accoglienza, integrazione e tutela rivolti ai richiedenti asilo e rifugiati stranieri”. Non possiamo non sottolineare che Tiziano Zuccolo risulta essere anche il Presidente del Consiglio di Amministrazione della CASA DELLA SOLIDARIETA’ – CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI, società originariamente assegnataria dei predetti servizi. Le due suddette società, peraltro, hanno la sede allo stesso indirizzo : Roma Via Antolisei 25.

In merito Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, evidenzia che ha sempre seguito con la dovuta attenzione lo svolgimento del processo di assegnazione dei predetti servizi rivendicando in assoluto tutta una serie di iniziative (comunicati, richiesta di chiarimenti, incontro con il Sindaco, raccolta di firme, interrogazioni, richiesta di un Consiglio Comunale Straordinario) che, con riferimento alle discutibili procedure amministrative adottate, miravano alla revoca della delibera di affidamento del sevizio in parola alla CASA DELLA SOLIDARIETA’.

Le motivazioni risiedevano essenzialmente nel fatto che si era affidato il servizio stesso direttamente al predetto consorzio, sulla base di una generica manifestazione d’interesse da parte dello stesso, in violazione delle norme dei contratti pubblici, che prevedono, in caso di utilizzo di risorse pubbliche, che l’individuazione di un soggetto privato cui affidare lo svolgimento di servizi debba essere effettuata mediante il ricorso ad un confronto concorrenziale nel rispetto dei principi generali della trasparenza e della par condicio.

La pressione esercitata da FdI AN sull’Amministrazione Comunale portò alla revoca parziale, da parte del Comune, dell’originaria delibera, con implicito riconoscimento di aver agito contra legem nell’iter procedurale di scelta dell’ente attuatore del progetto (CASA DELLA SOLIDARIETA’, con Tiziano Zuccolo Presidente del Consiglio di Amministrazione).

Si pensava che questo incidente di percorso avesse fatto desistere l’Amministrazione dal perseverare nell’errore, ma non è stato così. Infatti, il Comune di Velletri chiese al Ministero dell’Interno l’autorizzazione ad una novazione soggettiva (leggasi sostituzione) del soggetto attuatore, da individuare mediante l’espletamento di una procedura ad evidenza pubblica. Di nuovo FdI AN è intervenuta (promuovendo anche un’interrogazione parlamentare in merito) sostenendo la non fattibilità giuridica di tale proposta, fatta, peraltro, a nostro parere, a tempi amministrativi ampiamente scaduti. Inaspettatamente, su parere conforme del Ministero, l’Amministrazione Comunale ha effettuato una procedura ad evidenza pubblica per individuare l’ente attuatore dei servizi in parola, con un risultato, potremmo dire, non a sorpresa: l’aggiudicataria è stata la DOMUS CARITATIS (con Tiziano Zuccolo Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione)

Dopo ben 8 mesi dal deposito dell’interrogazione parlamentare, il Ministero dell’Interno ha risposto, affermando, con argomentazioni che noi continuiamo a non condividere, che la procedura di sostituzione dell’ente attuatore, adottata dal Comune di Velletri era corretta, in sostanza avallando l’aggiudicazione alla DOMUS CARITATIS. Possiamo, tuttavia, dormire sonni tranquilli, in quanto il predetto Ministero ci ha assicurato che vigila costantemente affinché i progetti finalizzati all’accoglienza ed all’integrazione siano realizzati attraverso un utilizzo efficiente delle risorse pubbliche e siano gestiti con la massima correttezza e trasparenza.

Noi di Fratelli d’Italia AN, non riuscendo neanche minimamente ad immaginare, alla luce dei recenti avvenimenti, cosa sarebbe potuto succedere se tale vigilanza non ci fosse stata, continueremo, noi si, a vigilare costantemente sull’operato politico ed amministrativo dell’Amministrazione Comunale, sperando che l’Amministrazione stessa capisca che i nostri interventi sono a tutela della legalità ed anche del loro operato. Come si sentirebbero i nostri amministratori, infatti, nel contesto delle indagini che stanno lambendo anche la città di Velletri, se, a seguito della nostra pressione, non avessero revocato la prima aggiudicazione, fatta, per loro stessa ammissione, contra legem?”.

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