“Manca una visione strategica di lungo termine – ha riferito Di Domenica -. Ci troviamo in una situazione in cui i bilanci sono sempre più risicati, e questo obbliga i Comuni a fare delle scelte che sono in qualche modo deficitarie rispetto ai progetti iniziali. Per questo motivo bisogna cercare di andare oltre, di affrontare una programmazione organica in un’ottica di futura di crescita della città”.
“La nostra comunità ha visto erodere nel tempo un’economia agricola e piccolo commerciale, e questi spazi a mio avviso possono essere riempiti con il turismo e la cultura, ad oggi volano di molte realtà”. In un bilancio in cui le spese per il tempo libero e la cultura non raggiungono i 100 mila euro, dove la maggior parte delle risorse sono impiegate per l’Infiorata, 120mila euro, e per il Carnevale, 30mila euro, e invece si ricorre soprattutto durante il periodo estivo a manifestazioni a costo zero o con spese ridotte all’osso, Di Domenica sprona l’Amministrazione ad invertire la rotta. “Dobbiamo cercare di rendere le nostre ricchezze, come l’Infiorata, delle realtà prolungate nel tempo e non eventi estemporanei, attraverso progetti di valorizzazione che coinvolgano la città e i Comuni limitrofi, per convogliare l’interesse delle persone sul nostro territorio”.
M.E.