POLITICA

Grottaferrata – Giochi di equilibrio su canile e coprifuoco, due spine nel fianco del sindaco Fontana

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grottaferratadi Michela Emili

Che le acque sembrino al momento chete forse è solo dovuto alla pausa estiva, ma in un contesto politico-amministrativo fin dall’inizio smosso a più riprese da dimissioni, avvicendamenti e attriti vari, c’è chi è pronto a scommettere che le cose dovranno obbligatoriamente ripartire con un altro passo.

Gli equilibri in seno alla maggioranza, che hanno vacillato in più di una occasione, mostrando un nervo (solo uno?) scoperto che è rimasto tale, potrebbero presto costituire una grana che il sindaco Giampiero Fontana difficilmente potrà ignorare.  

Se la bagarre in Consiglio comunale a luglio scorso, quella che ha portato alle dimissioni del presidente Luigi Spalletta, poi sostituito da Marco Bosso, è stata l’apice di un crescendo di malumori e insofferenze, che hanno avuto ripercussioni anche a palazzo, con tanto di saluti da parte del segretario comunale, nuovi mal di pancia e pugni sul tavolo potrebbero affacciarsi sulla scena politica grottaferratese.

Al centro di una dialettica che forse proprio così libera e inclusiva non è, due sono gli atti duramente contestati e su cui potrebbe esserci presto, e in parte c’è già stato, un cambio di rotta, in via del tutto strategica, per salvare capra e cavoli. In primis quell’ordinanza che ha fatto storcere il naso a molti, che ha imposto il coprifuoco alle ore 22 per tutti gli appuntamenti musicali all’aperto, poi allungato alle 24, e l’altra, che ha ugualmente sollevato critiche da più parti, circa l’affidamento della gestione dei cani randagi ad un canile di Caserta, a circa 200 chilometri di distanza da Grottaferrata. Due questioni che sono diventate al momento i baluardi di una diatriba intestina, su cui alcuni membri del Consiglio sembrano aver puntato i piedi, minacciando la tenuta della maggioranza stessa.

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