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Ariccia – Si avvicina la chiusura del ponte per i lavori di consolidamento. Giorni contati per parco Chigi?

ponte di ariccia

ponte di aricciadi Michela Emili

Il contestatissimo ponte monumentale di Ariccia, da anni in attesa dei lavori di manutenzione ed interdetto al traffico pesante, non smette di alimentare polemiche, anche ora che finalmente l’Amministrazione ed Anas sono giunti ad un accordo e l’intervento strutturale sembra essere davvero prossimo (LEGGI).

Ma per consolidare l’intera, imponente, struttura, il ponte dovrà essere chiuso, con notevoli ripercussioni sulla viabilità cittadina e il trasporto pubblico. Ma per quanto tempo? Tre mesi? Tre anni? La risposta, che darebbe la misura del problema, non c’è per il momento. Sarà lo stato attuale del ponte, solo una volta “scortecciati” i pilastri e le travature, ad indicare l’entità degli interventi necessari e la loro durata. Nell’ipotesi che i lavori manutentivi impieghino anni il sindaco di Ariccia, Emilio Cianfanelli, ha prospettato, o forse rispolverato, una viabilità alternativa che a molti fa paura, perché porterebbe a sacrificare una parte di Parco Chigi.

Si tratta, a dirla con le parole di Cianfanelli “della parallela a via Vito Volterra, che porta al sacrificio di 2700 metri quadrati di Parco e 50 alberi, e al fastidio per chi abita lungo la scalinata da via Vito Volterra a via Parco Chigi, ma che elimina totalmente i disagi della chiusura del Ponte, il disagio del traffico in transito dentro Villa Ferraioli, via Strada Nova e Borgo San Rocco, attutisce l’isolamento commerciale di Ariccia e Galloro, e permette una ristrutturazione definitiva del ponte, senza l’urgenza di una riapertura per eliminare i disagi”.

La viabilità alternativa del 1965-67, che passava all’interno di Villa Ferrajoli, del resto, non è più utilizzabile, e la chiusura del ponte porterebbe all’isolamento di una parte della città. Ma la proposta attuale ha già sollevato gridi allarmati, non solo da parte di ambientalisti, a difesa della prestigiosa area verde ariccina, annessa all’omonimo palazzo.
Amaro il commento del Primo cittadino: “I fondamentalismi di ogni genere cercano di autolegittimarsi creandosi un nemico. Poi se va bene gli danno del camorrista, mafioso, corrotto, se va male gli tagliano la testa o gli sparano come hanno fatto negli anni di piombo. Ma bisogna utilizzare ogni occasione per andare a un confronto sui fatti al netto di postulati ideologici. Abbiamo già avuto una conferenza di servizi sul Ponte è possibile viabilità alternativa. Le posizioni sono scontate Parco e Sovraintendenza arroccate, Anas che cerca di spendere il meno possibile, l’Amministrazione di Ariccia che ha la responsabilità del Ponte, della viabilità, del disagio dei residenti, di prevenire un ulteriore declino economico, è l’unica che ha tutti gli elementi di giudizio chiari. Deve fare i conti con una miriade di luoghi comuni e di pseudo custodi delle biodiversità”.

Sulla questione sarà il Consiglio comunale ad esprimersi, non ovviamente senza pesanti polemiche, e se i lavori avranno davvero inizio entro novembre, secondo gli originari programmi, il caso potrebbe scoppiare a breve.

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