Non sarà certamente l’ultima la bomba che l’altro giorno è stata rinvenuta nei pressi di una zona rurale del vasto territorio di Lanuvio, nella zona di via Isola di Zannone. Ancora una mattinata movimentata, quindi, nelle campagne lanuvine, visto che esattamente due mesi prima gli specialisti del 6° Reggimento ‘Genio Pionieri’ dell’Esercito si sono visti costretti a raggiungere la ‘terrazza’ dei Castelli per mettere in sicurezza due ordigni, fatti brillare subito dopo in una cava nei pressi della statale Pontina.
Ennesimi residuati bellici , quindi, in una zona dove non è raro trovare ordigni risalenti al secondo conflitto mondiale, essendo stata quella di Lanuvio una linea di collegamento ‘calda’, sulla strada che divideva Anzio e Nettuno dai Castelli Romani, prima della marcia verso la Capitale.
Questa volta ad affiorare è stato un proiettile bomba di artiglieria pesante, ancora perfettamente integro, ritrovato nei pressi di un uliveto lungo la strada che sfocia su via Marcavallo. Sul posto per mettere in sicurezza il tratto stradale e portare via il pericoloso ordigno, lungo circa 60 centimetri, ritrovato abbandonato in un vaso di fiori, sono subito arrivati gli agenti della Polizia Locale di Lanuvio, gli uomini del Commissariato di Polizia di Genzano e, ancora una volta, gli artificieri del 6° Reggimento ‘Genio Pionieri’ che lo hanno prontamente rimosso e fatto brillare in tutta sicurezza.
