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Lariano – Arsenico nell’acqua, il sindaco tranquillizza i cittadini, ma Casagrande rilancia: ‘Servono controlli tempestivi’

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consiglio larianoIl sindaco Maurizio Calicciotti ha  approfittato dell’ultimo consiglio comunale, e della mozione presentata dal gruppo “Più Lariano”, per rassicurare la comunità larianese sulla bontà dell’acqua che sgorga dai rubinetti: “Ai cittadini va detto che non ci sono problemi – sono state le parole del sindaco -, in tutti e tre i pozzi i valori di arsenico risultano entro i limiti”.

Il caso è scoppiato quando il gruppo consiliare di minoranza aveva acceso i riflettori sulle analisi effettuate dall’Asl Rm H e pubblicate sul sito dell’azienda a fine agosto, dalle quali si evince che nel mese di giugno 2015 nei due pozzi di via Napoli è stata riscontrata una presenza di arsenico superiore alla soglia di 10 ug al litro. La mancanza di comunicazione alla cittadinanza, ignara che i valori si fossero elevati sino a 13 e 12 ug/l, ha spinto il gruppo consiliare a chiedere spiegazioni al primo cittadino.

“Informazioni tardive, rassicurazioni scritte dopo mesi dalle analisi della Asl, nessun intervento tranne il nostro – ha commenta così il consigliere di opposizione, Gianluca Casagrande Raffi, la discussione in Consiglio comunale -. Le risposte dell’amministrazione e dell’assessorato, pagato per questo, sono state assolutamente insoddisfacenti”.

“Bisogna individuare i centri di responsabilità – ha esordito il sindaco, prendendo la parola durante l’assise -. Il Comune non deve fare vigilanza sulla salubrità dell’acqua, perché questo compito spetta all’Asl, che a sua volta è tenuta ad avvisare il Comune, come è avvenuto del resto per Contagocce”. E scendendo più nel dettaglio del quesito della mozione presentata da “Più Lariano”, il sindaco ha aggiunto:”in questo caso non è stata data alcuna comunicazione perché le misurazioni che presentavano anomalie ci sono pervenute insieme a quelle successive, nelle quali tutti i valori erano nella norma. Quindi se c’è stata un’inadempienza non è stata quella del Comune”.

Spiegazioni che non sono servite a sedare le preoccupazioni del consigliere Casagrande Raffi, in merito alla possibilità che l’episodio possa ripetersi in futuro, ancora una volta all’insaputa della comunità. “Acea deve essere controllata ed obbligata ad una gestione più trasparente e salutare delle nostre acque, che paghiamo noi – sottolinea il consigliere -. Viviamo in un paese a forte rischio arsenico e il problema è serio e noto da tempo. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità perché la trasparenza e l’immediatezza dell’informazione ai cittadini sulla qualità dell’acqua che esce dai propri rubinetti è fondamentale, ma soprattutto è ancora più necessario intervenire prontamente in caso di riscontro di elevati valori di arsenico, qualora non lo faccia il gestore stesso”.  

Michela Emili