POLITICA

Le dimissioni di Marino e il caos della Città Metropolitana: in arrivo nuovi consiglieri dalla Provincia

palazzo valentini
area metropolitana

Marino coi consigliere delegati. Poco lavoro per loro, prima della fine prematura

E’ un gran casino, questo è indubbio. Il suicidio di Marino, che si è visto girare le spalle su scontrini e ricevute, dopo aver smosso acque più nere della pece, e lanciato scossoni anche oltre Tevere, cade nella gogna che da tempo lo attendeva. Le dimissioni del sindaco dem, e la fine di un sogno di rivoluzione e discontinuità, gettano ora nel caos non solo la Capitale, a pochi giorni dall’inizio del Giubileo, ma l’intera Provincia. Marino ha venti giorni per ritornare sui suoi passi, ma i danni già si contano.

Gli effetti dell’interruzione dell’Amministrazione di Roma, dopo circa due anni e mezzo di mandato, si riversano infatti anche sulla Città Metropolitana, di cui il sindaco di Roma è il massimo rappresentante. L’instabilità amministrativa quindi non riguarda solo la Capitale ma si estende giocoforza sugli altri 120 Comuni dell’hinterland, aprendo a nuove difficoltà in un Ente che già dai primi giorni di vita ha mostrato la sua debolezza.

Nata per riorganizzare e semplificare i servizi, la Città metropolitana di Roma si trova ora senza sindaco, e continuerà a navigare così, con il vice Mauro Alessandri, sindaco di Monterotondo, fino a nuove elezioni nel capoluogo, dopo le quali, entro 60 giorni si dovrà rivotare anche i consiglieri metropolitani. Tutto da rifare dunque, e l’Ente, appena avviatosi verso l’operatività, con l’approvazione del primo bilancio solo qualche tempo fa, è costretto a ricominciare da capo, con tutti i suoi limiti.

Ma un’altra questione appare spinosa, ossia la sostituzione dei  consiglieri romani con altri candidati della Provincia non eletti. Il Pd deve sostituirne 4, ma la lista dei candidati con voto sono soltanto 3. Chi sarà dunque il quarto?

Di certo c’è che dopo la sostituzione di Mirko Coratti e Pierpaolo Pedetti con Fausto Servadio e Roberto Leoni, entrambe di Velletri, e queste ulteriori future sostituzioni, viene sancito il cambio sostanziale in seno alla Città Metropolitana, che sarà formata unicamente da consiglieri dell’hinterland romano.