Attualità

Lariano – Un flop l’accordo Amministrazione-genitori sul costo della mensa. Mamme sempre più infuriate

manifestazione mensa 2

manifestazione mensa 2di Michela Emili

Non è stato risolutivo l’incontro tenutosi giovedì tra la rappresentanza delle mamme, che nei giorni scorsi erano scese in piazza per richiedere una riduzione del costo della mensa scolastica, e la Giunta comunale, con in testa il Sindaco di Lariano, Maurizio Caliciotti. La soluzione proposta dalla squadra di governo; venti centesimi in meno sul costo del pasto per le famiglie inquadrate nelle tre fasce più alte e costi invariati, invece, per le altre tre, non ha soddisfatto le famiglie larianesi, che fin dall’inizio dell’anno scolastico hanno manifestato profondo disagio e l’impossibilità per molti di far fronte alla spesa conseguente alla scelta del tempo pieno.

“Abbiamo operato una riduzione per il 70% delle famiglie larianesi – afferma il primo cittadino -. Dalle esperienze passate abbiamo notato che il numero di bambini iscritti alla mensa è sensibilmente diminuito negli ultimi mesi dell’anno, consentendo quindi un risparmio per l’Ente di circa 8 mila euro sulla compartecipazione al costo del pasto, che abbiamo scelto di mettere a disposizione per dare un segnale alle mamme”.

Il frutto dell’accordo cui si è giunti prevede, dunque, che per le tre fasce più alte si passerà da euro 4,20, 4,40 e 4,60 a 4,00, 4,20 e 4,40, e le nuove tariffe andranno in vigore dal 1 novembre al 31 dicembre. “Ho voluto che all’incontro fosse presente tutta la Giunta comunale perché è importante il contributo di tutti per giungere a soluzioni migliori possibili – continua il sindaco -. Al momento, considerate le risorse a disposizione e i termini di un contratto ereditato dalla precedente amministrazione, questo è il massimo che possiamo fare per andare incontro ai bisogni delle famiglie larianesi”. A frenare una manovra maggiormente incisiva è stato, a detta della Giunta – presenti gli assessori Maurizio Mattacchioni, Fabrizio Ferrante Carrante, Alfonso Mauro e Sergio Bartoli -, il fatto che molte famiglie non hanno presentato la dichiarazione Isee, rendendo difficoltosa per gli uffici comunali un’analisi più accurata della situazione patrimoniale delle famiglie larianesi. “Il prossimo anno scolastico speriamo di giocare un’altra partita – aggiunge Caliciotti -, perché a giungo 2016 scade il contratto con l’attuale gestore e bandiremo un nuovo contratto, con cui speriamo di abbassare i costi”. Al momento, la coperta è troppo corta per ulteriori sgravi. Una riduzione di 20 centesimi equivale a circa 4 euro al mese, contando 5 giorni a settimana, e dunque ad un risparmio annuo di circa 40 euro. Ma non basta, e in un comunicato il Comitato Scuola ha espresso la sua contrarietà.

LA POSIZIONE DEI GENITORI – “L’amministrazione Caliciotti sempre più sorda e lontana dai problemi delle famiglie di Lariano. Dopo più di 20 giorni dalla manifestazione finalmente la montagna ha partorito un topolino. Dopo mesi di proteste da parte del nostro Comitato Scuola Lariano, con manifestazioni in piazza, riunioni, mobilizzazione di mamme e genitori in difficoltà per l’alto costo della mensa scolastica, problema che si è acuito in seguito all’abolizione del pasto da casa da parte del Consiglio di Istituto per l’anno 2015-16 (senza tener conto del parere favorevole espresso dalla maggioranza dei genitori rispetto al mantenimento del pasto da casa) e dopo l’aumento di tutti i tributi e tasse comunali (Tari, Tasi, Imu, Irpef,…), la soluzione proposta giovedì u.s. dall’amministrazione Caliciotti alle 7 mamme in rappresentanza di tutti i genitori, è la riduzione di 20 centesimi a pasto per bambino al giorno, per circa il 70% dei bambini. Esattamente 0,20 centesimi di Euro, ovvero 1,0 euro a settimana! Pur apprezzando il “grandissimo” sforzo fatto dopo mesi e mesi di duro lavoro, francamente la riduzione risulta ridicola ed offensiva per la dignità delle mamme che hanno manifestato e per tutte le famiglie oneste di Lariano, che hanno necessità familiari, economiche e sociali per i loro figli del tempo pieno e della relativa mensa scolastica. La delusione è ancor maggiore per una soluzione che ha il sapore della presa in giro, oltre che assolutamente non risolutiva ed irriguardosa della collettività dei genitori.

Ancora una volta l’attuale amministrazione si dimostra sorda ed insensibile alle difficoltà economiche dei cittadini. Ma soprattutto incapace di amministrare con sensibilità e responsabilità, senza senso di partecipazione e condivisione della “cosa pubblica”. Si ringrazia ancora per l’impegno ma la soluzione si ritiene non risolutiva, se non offensiva. E oltre al danno la beffa: siamo noi a dover fare una proposta. Ad ognuno il proprio ruolo e le proprie responsabilità, e se non si è in grado di trovare una soluzione ad un problema così importante per i cittadini si dovrebbe almeno avere l’umiltà di riflettere sul proprio ruolo. Sdegno e sfiducia nelle istituzioni regnano fra noi genitori. Tenendo solo a mente i conti ragionieristici, non si arriva da nessuna parte. Altri sindaci ed altre amministrazioni hanno dimostrato maggiore intelligenza e capacità. Il risultato economico- sociale di questa soluzione è assolutamente insoddisfacente.

Eppure ci abbiamo sperato fino in fondo. L’istruzione ed i servizi scolastici non sono una spesa ma un investimento per il futuro di un intero paese…. se non si è in grado di capire questo, sono inutili qualsiasi altre proposte e confronti! Noi non intendiamo arrenderci. Ci sorge il dubbio che si voglia prendere tempo per sfoggiare una soluzione a ridosso delle prossime elezioni, magari usando il tutto come propaganda elettorale. Noi non ci stiamo e non dimenticheremo. E soprattutto non ci fermeremo. Vogliamo una soluzione degna di questo nome e non un “contentino” nella speranza di chiuderci la bocca. Ringraziamo la Giunta per lo sforzo, ma non è sufficiente”.