Attualità

Campoleone – In tantissimi hanno sfilato in ricordo di Lia, morta ammazzata a bastonate

Fiaccolata2 (2)

Fiaccolata (2)Sono passati quasi 2 settimane dalla sua dipartita, ma la comunità di Campoleone, divisa tra i Comuni di Lanuvio ed Aprilia, non l’ha dimenticata.

Non un caso che qualche giorno fa in tanti abbiano sfilato per lei,  silenziosamente, con compostezza, senza nascondere la propria indignazione per quanto accaduto. Lo hanno fatto ad una settimana di distanza da quella rappresaglia raccapricciante, che ha portato un uomo a ferire a bastonate una giovane cagna maremmana, morta poco dopo per i postumi delle ferite riportate nell’aggressione. Scossa l’intera comunità di Campoleone, frazione divisa tra i Comuni di Lanuvio e quello di Aprilia. In tanti, tantissimi, hanno sfidato le prime temperature rigide dell’autunno, ‘armandosi’ di ombrelli pur di ripararsi dalla pioggia.

Lo hanno fatto per Lia, la “cagnolina della Stazione”, che nonostante le amorevoli cure di chi l’aveva presa in cura non appena recuperata non è riuscita a restare in vita (LEGGI QUI) , scatenando la rabbia della comunità e il dolore di Bruno, l’amico degli animali, che da sempre la sfamava, lottando, come tanti da quelle parti, contro il fenomeno di un randagismo che non lascia scampo a tanti cagnolini abbandonati.

Fiaccolata2 (2)La fiaccolata è nata sotto l’egida dell’Associazione “Amici di Birillo”, che in pochi giorni si è prodigata per lanciare un segnale a tutti, affinchè l’assurda morte di Lia non passasse inosservata. In tanti hanno sfilato coi propri ‘amici a quattro zampe’ per urlare il proprio “no alla violenza verso i più indifesi. Oggi è toccato ad un cane – hanno detto – ma domani potrebbe toccare ad un anziano o addirittura ad un bambino e questo nessuno può permetterselo”.

Sconvolti da quello che era successo – ha dichiarato Antonietta De Magistris, presidente dell’associazione – abbiamo voluto dar vita ad una fiaccolata che illuminasse i cuori e lasciasse un segnale forte alla comunità, permettendoci, infine, di salutare Lia con l’affetto che meritava. Lo abbiamo fatto pacificamente, in quanto non riteniamo opportuno che alla violenza si replichi con la violenza”.

 giustizia per lia (2)Non è mancato neppure un commento di Tania Signoriello, tra le reponsabile del Rifugio di Lanuvio: “Una marea di gente – ha detto – si è ritrovata facendo emerge quel cuore che batte per un solo obiettivo, i nostri pelosi. Insieme si può – ha dichiarato – e possiamo dire che ce l’abbiamo fatta e che l’amore trionfa e vince. Ora – ha aggiunto la Signoriello – dobbiamo continuare, dobbiamo essere sempre più associazioni che collaborano tra loro, senza farci più la guerra tra animalisti, proprio nel ricordo di Lia”.

La vicenda nei giorni scorsi aveva fatto il giro dei social network, dove i commenti nei confronti del presunto assassino non erano stati del tutto teneri. Alla fine pare che alcune segnalazioni abbiano orientato i Carabinieri di Aprilia su quella che è ritenuta la pista giusta per assicurare alla giustizia il colpevole. Ad uccidere Lia sembrerebbe essere stato infatti un contadino, nella cui proprietà la cagna si sarebbe intrufolata, uccidendo una gallina. Qualcuno si era spinto ad istituire addirittura una “taglia”, che però non è servita.

 

 

Più informazioni