“Ancora una volta rischio di perdere il treno”. Detta così, l’espressione può sembrare una freddura, considerati i ritardi oltremisura delle tratte ferroviarie nostrane; ma paradossalmente l’artefice della testimonianza che abbiamo l’onere di pubblicare non ha proprio voglia di farsi una risata.
Sulle cronache locali è sempre una costante ma ogni tanto è bene tracciare una linea più marcata sui disagi che i pendolari del territorio affrontano quotidianamente. L’occasione si presenta grazie alle parole di una signora che, reduce dall’aver tentato un approccio per quanto possibile ottimistico con la Roma – Velletri e soprattutto con i suoi dipendenti, si è vista costretta a lanciare un appello sulle colonne, in questo caso telematiche, de “Il Cittadino”.
Tralasciamo alcuni dati marginali rispetto alla questione – e che comunque se equipaggiati di un pizzico di pazienza potrete leggere sull’edizione cartacea di venerdì prossimo- e diamo subito un’occhiata alle disavventure della signora.
“Ieri pomeriggio dovevo prendere il treno che da Roma Termini arriva a Velletri, ma pur avendo letto sui tabelloni su quale binario stazionava, il convoglio si trovava dopo un altro treno posto sullo stesso binario. Probabilmente le assordanti voci registrate ne avevano dato notizia, ma considerato che avevo ancora poco tempo prima della partenza, mi deve essere sfuggito. In ogni caso resto ad attendere invano di fronte alle porte del primo treno, chiuse, per una manciata di minuti. Naturalmente non ero sola, e per fortuna con l’aiuto di altri pendolari – e non delle risposte stizzite dei dipendenti Trenitalia- abbiamo capito cosa fare, saltando sul treno giusto in zona cesarini. Non chiedo molto, ma credo che in casi del genere non sia poi così difficile mettere un paio di operatori all’inizio del binario per avvertire la gente … quantomeno per evitare situazioni imbarazzanti che non fanno onore alle tratte ferroviarie locali”.
Edoardo Baietti
