CRONACA

Velletri – Detenuto si scaglia contro un ispettore mandandolo all’Ospedale

carabinieri Velletri 3 carcere (5)

carcereContinuano gli episodi di violenza all’interno del Carcere di Velletri, dove il sovrannumero dei detenuti e la carenza di un personale comunque stoico fa si che non sia raro assistere ad atti che balzano agli onori della cronaca.

Proprio quanto accaduto nella tarda serata di domenica 20 dicembre, quando un detenuto italiano sofferente di attacchi epilettici si  è autolesionato per futili motivi con una lametta da barba procurandosi dei tagli sulle braccia. Per questa patologia l’Amministrazione e il Servizio Sanitario del Carcere gli ha assegnato come piantone un altro detenuto italiano, che a quanto pare non risulterebbe a sua volta stabile psicologicamente, tenuto conto che nelle precedenti carcerazioni ha sempre manifestato proteste e violenza contro gli altri.

L’agente di sezione accorgendosi del gesto autolesivo del detenuto sofferente di attacchi epilettici  ha prontamente la procedura per la soluzione del caso, facendo scendere il detenuto autolesionato con il  detenuto piantone in infermeria. L’Ispettore di sorveglianza, venendo a conoscenza di quanto accaduto, si è quindi recato in infermeria per capire dal detenuto autolesionato il motivo che lo aveva portato a fare tale gesto e nel momento in cui gli stava sottoponendo tali domande, il detenuto piantone, all’improvviso e senza nessun motivo, ha inveito ferocemente contro l’Ispettore, sferrandogli un pugno violento contro il viso, tanto da richiedere il suo trasporto in Ambulanza presso l’Ospedale di Velletri, dove è stato sottoposto  alle cure e agli accertamenti del caso.   

Ciro Borrelli, sindacalista del Sippe

Ciro Borrelli, sindacalista del Sippe

A denunciare il caso è il Segretario Locale del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) Ciro Borrelli  che a nome del sindacato esprime massima solidarietà e auguri di pronta guarigione all’Ispettore di sorveglianza, e si complimenta per la grande professionalità e straordinaria freddezza che ha  dimostrato ad incassare il pugno senza minimamente reagire fisicamente nel confronti del  detenuto aggressore.  “Questi episodi – denuncia Borrelli – devono fare riflettere l’ Amministrazione Penitenziaria, perché i detenuti con disturbi psichiatrici o che hanno manifestato atti di violenza nelle precedenti carcerazioni, devono essere gestisti diversamente rispetto alla presente gestione dei detenuti.  Come sindacato – conclude il sindacalista – faremo sentire la nostra voce affinché tutta la classe  politica e gli uffici competenti prendano provvedimenti concreti su cosa o su come si vuole lavorare nel penitenziari. La Polizia Penitenziaria non è a servizio privato, ma al servizio del Paese”.  

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