POLITICA

Velletri – Rissa in piazza: l’indiano esce dal coma. CasaPound rilancia la petizione sulla sicurezza

carabinieri piazza cairoli

carabinieri piazza cairoliArrivano buone notizie dalla rianimazione dell’ospedale San Camillo-Forlanini, dove uno dei due indiani brutalmente aggrediti si è risvegliato dal coma nel quale era caduto e dal quale si è a lungo temuto non potesse più riprendersi.

Di nuovo cosciente il giovane avrebbe già parlato con gli inquirenti, dando la sua versione dei fatti rispetto a quanto accaduto quella sera, quando insieme ad un suo amico è stato aggredito nei pressi della fontana di Piazza Cairoli da due connazionali coi quali avevano appena cenato. Al termine della violenta zuffa, generatasi per qualche parola di troppo , in due sono rimasti riversi sui sampietrini grondanti di sangue, tanto da far velocemente circolare la notizia, poi confutata, della morte del ferito messo peggio, dapprima trasportato nel vicino Pronto soccorso dell’Ospedale ‘Paolo Colombo’ e poi trasferito nella più attrezzata azienda ospedaliera capitolina.

Uno dei due aggressori è stato arrestato in quella stessa notte, e poi condotto nel carcere di Lazzaria dopo un primo interrogatorio nella  Compagnia dei Carabinieri di via delle Fosse, mentre il suo complice è ancora a piede libero, sebbene gli inquirenti sarebbero sulle sue tracce, pronti ad ammanettarlo.

A distanza di giorni si sono delineate le cause di quella violenta rissa, che sembrerebbe circoscritta ad un regolamento di conti tra il gruppetto di nazionalità indiana. Motivi apparentemente futili all’origine del dissapore sfociato poi in violenza, visto che i quattro sarebbero venuti alle mani per ragioni legate a dissidi economici. La spartizione del territorio agricolo veliterno, dove gli immigrati di origine indiana sono tra i più impiegati, sarebbe quindi la causa del litigio poi maldestramente degenerato. 

PAOLO FELCI

PAOLO FELCI

Quanto accaduto, per alcuni, è stato il frutto del “perbenismo benpensante”, che avrebbe consentito troppo frettolosamente, per dirla con le parole di Paolo Felci, leader cittadino di CasaPound, “di fare del centro il covo di gente che vi staziona da mattina a sera e che spesso si trova a concludere le serate tra un’accozzaglia di ubriaconi, che non si fanno remore ad importunare liberamente anziani e signore”.

”Nell’aprile del 2014 – ricorda Felci, che l’anno prima restò fuori dal consiglio comunale per una manciata di voti – attivammo una petizione per la sicurezza in Piazza Cairoli che fu però boicottata da chi riteneva la nostra raccolta firme frutto di demagogia e speculazione politica. La risposta è tutta nei fatti accaduti l’altra sera, ed è per questo che la nostra petizione sarà di nuovo attiva e sarà possibile ragionare e lavorare per una “Velletri Città Sicura”, passando nella nostra sede, il lunedì, il mercoledì ed il venerdì dalle 17 alle 19”.  

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