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Virus Zika – L’incubo delle donne in maternità è arrivato in Italia: primo caso a Roma. Ma c’è chi parla di vaccino ‘killer’


“E’ stato appena diagnosticato un caso di infezione da Zika virus in una persona italiana che ha soggiornato in Brasile nella seconda metà del mese di gennaio”. Lo comunica in una nota l’ospedale Spallanzani. “Al rientro – prosegue la nota – la persona ha manifestato insorgenza di rash cutaneo, senza febbre o altri sintomi. Dopo 2 giorni si è presentata all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani dove è stata visitata. Gli esami virologici specifici per arbovirosi  effettuati hanno messo in evidenza la presenza di infezione da Zika virus ed è stato 
attivato un percorso ambulatoriale per le malattie tropicali (06-55170362).

Il personale sanitario che si trova a valutare soggetti con sospetto di infezione o con infezione confermata può contattare Ambulatorio di Malattie Infettive e Tropicali  dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive ‘L. Spallanzani’ (che è  anche la struttura di riferimento identificata per il Piano Regionale  Giubileo Straordinario 2015-26). Inoltre, il virus Zika è stato inserito nei protocolli per la valutazione effettuata dall’ambulatorio per le infezioni in gravidanza presente in Istituto (06-55170362 o 55170305). Le donne in gravidanza, in casi di particolare urgenza, possono contattare il centralino dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani (06-551701)”. 

L’infezione da questo virus nelle donne gravide si ritiene che possa determinare nel nascituro casi dimicrocefalia e di malformazioni fetali. Nel 2015, nel nord del Brasile vi è stato un incremento molto importante dei casi di microcefalia, la cui causa sembra essere in stretta relazione con l’infezione da Zika virus nelle donne incinte. Il Center for Disease Control and Prevention di Atlanta, negli USA, nel gennaio 2016 ha emanato un allerta di livello 2 che riguarda le donne gravide o a rischio di gravidanza affinché, se possibile, evitino di recarsi nei paesi focolaio della malattia o assumano adeguate protezioni; i paesi a rischio sono:Brasile, Colombia, El Salvador, Guyana francese, Guatemala, Haiti, Honduras, Martinica, Messico, Panamá,Paraguay, Porto Rico, Repubblica Dominicana, Suriname, e Venezuela. 

Il virus Zika (ZIKV) è un Virus a RNA della famiglia Flaviviridae, genereFlavivirus, gruppo Spondweni, isolato per la prima volta nel 1947 da un primate in Uganda, nella Foresta Zika, riserva naturale vicino Entebbe. Negli ultimi anni la malattia si è poi diffusa in tutti i continenti, Europa inclusa.

Negli esseri umani provoca una malattia nota come “zika” o febbre Zika. Il virus è strettamente correlato a quelli che provocano la dengue, lafebbre gialla, l’encefalite del Nilo occidentale e l’encefalite giapponese, tutti trasmessi principalmente da punture di insetto e pertanto definitiarbovirus. 

 Dal 1° novembre 2015 in Brasile sono nati oltre 4mila  bambini microcefali, in un Paese che di media aveva registrato 15o casi l’anno di questa malformazione. Subito è spuntata la tesi dei cospiratori, secondo la quale l’aumento del 13mila% di questi casi sono ben altri.  Ingiusto, per alcuni, dare la colpa allo Zika, in circolazione da prima del 1948, incapace, sinora, di provocare malformazioni congenite. Nel 2014, ricostruiscono alcune fonti interne, il Ministro della Salute brasiliano annunciò per l’anno dopo un nuovo vaccino obbligatorio per le gestanti e  i dati a disposizione mostrano che tutte le mamme che hanno dato alla luce neonati con malformazioni congenite avevano ricevuto questo vaccino di nuova formulazione durante la gravidanza.