CRONACA

Due detenuti scappano dalla prigione calandosi con le lenzuola. Al Carcere di Velletri intanto…

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evasi carcere Incredibile quanto accaduto nella serata di domenica a Roma, nel Carcere di Rebibbia, dove due detenuti romeni, di 33 e 28 anni, sono riusciti a svignarsela, calandosi con una sorta di fune realizzata con le lenzuola, che è stata propizia dopo che i due sono riusciti a segare le sbarre del magazzino dove stavano lavorando. I due, uno dei quali condannato per omicidio e sequestro di persona, sono ora ricercati dalle forze dell’ordine, che dispongono del loro identikit.  

 Gli evasi L’episodio rende ancor più drammatica la cronica carenza di personale, più volte denunciata anche nel carcere di Velletri, dove si vive nel sovraffollamento dei detenuti, a fronte, invece, di un organico sotto numero.  

Sovraffollamento e mancanza di agenti sono i due concetti chiave su cui nell’arco di oltre un anno sono confluite le preoccupazioni e gli sforzi dei sindacati di categoria, nella speranza di ribaltare una situazione che, mutuando le parole del segretario generale del Si.P.Pe Carmine Olanda, sembra prossima al collasso.

Preoccupazione ribadite nei giorni scorsi dal sindacalista Ciro Borrelli, che ha rimarcato come la pianta organica del personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Lazzaria può contare per  il Dipartimento sulla presenza in organico di sole 179 unità nel ruolo Agenti Assistenti per garantire il controllo e la sicurezza istituzionale. “La realtà è che la nostra struttura penitenziaria – sottolinea proprio Borrelli – registra la presenza di circa 530 detenuti gestiti da soli 165 Agenti che stentano a coordinare, oltre alle attività per la rieducazione del detenuto, anche la grande mole di lavoro del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti, trovandosi a ricoprire più posti di servizio su tre quadranti”.

“La situazione è al collasso – ha aggiunto il Segretario Generale del SIPPE Carmine Olanda – anche perché ultimamente il Dipartimento prevede il trasferimento di due Agenti nel penitenziario di Velletri con la ‘beffa’ che uno di loro dovrà tempestivamente essere distaccato presso il Dipartimento.  Quest’ultimo non può fare il gioco delle tre carte e né tantomeno essere sfacciato in questo modo, mancando di sensibilità nei confronti di chi ogni giorno, con spirito di sacrificio e alto senso del dovere, garantisce l’ordine, la sicurezza e la disciplina degli Istituti penitenziari. Il SIPPE ha chiesto al Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria di prendere i dovuti provvedimenti  e chiede con forza a tutte le Autorità competenti di inviare urgentemente almeno 40 Agenti nel penitenziario di Velletri onde evitare che la situazione degeneri”. 

Tornano agli onori della cronaca, dunque, la sofferta carenza di personale e i continui distacchi di unità operative dall’istituto. Giova ricordare le varie azioni messe in campo dal sindacato Sippe, che come al solito si manifestano come accorati appelli alla dignità e alla professionalità degli agenti: basti pensare alla diffida dello scorso anno trasmessa alla Direzione del Carcere per invitarla ad attivare le misure idonee e conformi al decreto legislativo 81/08. Una condizione complessa, quella della Casa Circondariale di Lazzaria: segnalazioni, lettere e sit – in di protesta hanno intervallato momenti di tensione più o meno forti, prime fra tutti le aggressioni ai danni di agenti di Polizia Penitenziaria di cui la nostra più recente memoria storica è un valido testimone…

 

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