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Velletri – ’Caso Cervia’, scongiurato l’incubo della prescrizione: torna la speranza di sapere chi ha rapito Davide

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Marisa Gentile, moglie di Davide Cervia (sullo sfondo)

Marisa Gentile, moglie di Davide Cervia (sullo sfondo)

“Abbiamo ricevuto una notizia importantissima dal nostro Avvocato, Licia D’amico: il prossimo 3 marzo avrà inizio il tanto sospirato processo civile contro i Ministeri di Giustizia e Difesa”. Questa, direttamente dalle parole di Marisa Gentile, la notizia che tanto si aspettava sul fronte del Caso Cervia, l’ex ufficiale di Marina, rapito nel settembre del 1990 in circostanze mai chiarite. 

“La paura della mannaia della prescrizione – spiega meglio la vedova di Cervia – sembra, in questo momento, scongiurata. Il Giudice, dott.sa Maria Rosaria Covelli, Presidente della seconda sezione civile ha infatti deciso di ammettere le prove testimoniali che abbiamo presentato e finalmente avrà inizio il primo atto giudiziario finalizzato a valutare se i comportamenti dei vari soggetti istituzionali intervenuti nella nostra vicenda, siano stati corretti e coerenti. L’udienza del 3 marzo 2016 si presenta come uno snodo molto significativo e l’esame dei testi potrà finalmente chiarire chi ha rapito Davide Cervia, quale connessione sussista fra la sua specializzazione di esperto in Guerre Elettroniche e la sua scomparsa, per quale ragione, un esempio fra molti, i suoi fogli matricolari siano stati consegnati ripetutamente alla famiglia incompleti di dati essenziali quali appunto la sua specializzazione G.E.”.
Da parte di chi ne ha viste davvero di ‘cotte e di crude’, non poteva mancare un sussulto di realismo: “Speriamo – ha aggiunto Marisa – che non ci riservino qualche colpo gobbo dell’ultimo minuto…”. 

Una bella notizia per una famiglia che da decenni, ormai, chiede sia fatta luce su una profonda ingiustizia.

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