POLITICA

Velletri – Fabio Taddei (MVL): “La cultura è un bene pubblico, contrari alla fondazione”

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taddei auroraNel novero di coloro che si sono scagliati contro la decisione della Giunta comunale veliterna di deliberare il progetto di una Fondazione cui delegare la gestione del comparto culturale cittadino non poteva mancare quella del coordinatore del ‘Movimento Velletri Libera’, Fabio Taddei, da tempo uno dei più acerrimi oppositori della giunta al governo cittadino.  Neppure in questo caso Taddei se l’è sentita di esimersi da una reprimenda contro gli ex compagni di partito, partendo dalla natura della fondazione, che sarebbe costituita, una volta formalizzata, da tre soci, la Banca Popolare del Lazio, la Clinica “Madonna delle Grazie” e lo stesso Comune. “E’ l’ultima trovata di quest’amministrazione – commenta Taddei – che appalta la cultura ai privati creando una fondazione dove tra l’altro si trova anche in minoranza. Anzichè dare le risorse necessarie all’assessorato alla cultura lo si mette in secondo piano mancando di rispetto all’assessore in carica e demandando ai privati le decisioni sulle linee da seguire per la politica cultura veliterna”.

L’ex consigliere democratico condanna fermamente la scelta della Giunta Servadio, facendo le sue proposte per una gestione culturale cittadina: “A mio avviso la cultura deve essere di tutti e basta, senza se e senza ma. In questo senso cercherei di ampliare le iniziative che riguardano le stagioni teatrali, le biblioteche e l’associazionismo, creando una sinergia che possa dare al cittadino un offerta varia ed evitare sovrapposizioni di eventi come spesso succede”.
Di fronte alla delibera approvata in Giunta, Taddei si chiede se questo non possa avere ricadute negative sulla cosa pubblica: “Studiando i documenti, mi rendo conto che così si rischia di monopolizzare tutte le feste, le tradizioni e quant’altro, ma la cultura non si può vendere o appaltare ai privati, bisogna invece riportarla saldamente nelle mani dell’assessorato e quindi del pubblico. I contributi, gli sponsor e il volontariato dei privati sono bene accetti ma devono restare finalizzati ad un ritorno pubblicitario e non ad una sistematica gestione della vita culturale”. L’ex consigliere comunale, dopo aver fatto la sua proposta ed espresso la sua opinione sulla vicenda, conclude chiedendosi: “Vorrei sapere l’assessore alla cultura a cosa serve se la cultura è gestita da altri. Così non va, spero che l’amministrazione faccia marcia indietro ed apra un dibattito ascoltando proposte ed istanze di tutti e restituendo all’assessorato preposto la competenza e le risorse necessarie per lavorare nel campo culturale per il bene di Velletri”.