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Lariano – Tensione in aula durante la trattazione della questione antenne. I cittadini si fanno sentire

aula piena lariano

aula piena larianoLa protesta seguita all’installazione della nuova antenna di telefonia mobile in via Napoli, nel cuore del centro abitato e a pochi passi da istituti scolastici, è finita in Consiglio comunale nella serata di lunedì, tra tensioni e polemiche. L’intervento accorato di una cittadina, alzatasi dalla sedia per gridare tutto il suo disappunto,  perchè residente nei pressi del nuovo ripetitore, ha costretto i lavori dell’assise a fermarsi per qualche minuto, fino a che la signora non è stata accompagnata fuori dall’aula, da dove un gruppo di cittadini ha continuato a palesare il proprio malessere.

 La consistente partecipazione registrata alla seduta ha confermato, certamente, l’attenzione e la preoccupazione dei cittadini verso la tematica, portata in discussione da un’interpellanza del consigliere Marco Petrilli e dalla mozione dei consiglieri di Più Lariano, Emiliano Astolfi e Gianluca Casagrande Raffi,  per chiedere spiegazioni in merito ad una vicenda che ha tenuto banco negli ultimi giorni – in riferimento soprattutto al contestato e disatteso piano di localizzazione del 2000 (che esclude il centro abitato) – e sulla quale aleggia molta confusione tra legislazione e possibilità di intervento da parte dell’Amministrazione comunale.

 Ad intervenire sono stati il Sindaco e l’assessore all’ambiente Ferrante Carrante, che hanno sostanzialmente ribadito che, al di là di ogni spettacolarizzazione e demagogia, la salute e il benessere dei cittadini è interesse comune e che occorre perciò operare per far collimare il rispetto delle leggi con la tutela della salute. È stato ribadito, nello specifico, che non può essere attuato alcun piano di localizzazione delle antenne che possa impedire l’installazione su siti privati, in coerenza con la legge 259/2003 c.d. Legge Gasparri. “È doveroso premettere che le antenne non ci sono solo a Lariano e che non abbiamo alcuna evidenza che ci dimostri che fanno male alla salute – ha detto il primo cittadino -. I nostri uffici ci dicono che essendo antenne al di sotto di 20 watt non necessitano di nessuna autorizzazione comunale, e chi oggi ci chiede perché non siamo intervenuti, negli anni passati non è riuscito a impedire le installazioni sul territorio. Mi chiedo perché la stessa attenzione non c’è stata quando circa sei mesi fa fu installata un’altra antenna su villa Mater Dei. Credo allora che bisogna essere più coerenti e metterci a tavolino per discutere insieme e interpellare i legali. Sono a disposizione – ha concluso Caliciotti – qualora si renderanno necessarie azioni concrete, e a dividere la spesa per qualsiasi avvocato il Consiglio vorrà coinvolgere”.

“Per la nostra mozione si è raggiunto il culmine delle tensioni – ha affermato il consigliere Casagrande -. Dal 2000 ad oggi tanto clamore ma pochissime assunzioni di responsabilità. I cittadini sapranno valutare e giudicare. Grazie alla nostra posizione ferma ed assai ben argomentata, occorre un piano antenne attuale, rispettoso della legge, in grado di garantire servizi, ma anche e soprattutto di tutelare il singolo e la salute della collettività”. “Il sindaco è il tutore del territorio e deve salvaguardare la salute dei cittadini – gli ha fatto eco Petrilli -. Non c’è stata la volontà di contrastare gli operatori della telefonia che vengono sul nostro territorio e approfittano anche della buona fede del privato cittadino”.

Dopo ampia discussione, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una proposta con la quale si impegna l’assessorato competente a riunire, in tempi brevi, una commissione per poter discutere la tematica e redigere un ordinamento, propedeutico al piano antenne nel rispetto delle leggi dello Stato, con la consapevolezza, di tutti, dei limiti che i Comuni hanno nell’impedire la localizzazione su siti privati delle antenne da parte delle compagnie telefoniche.

 

Michela Emili