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Monte Compatri – Continuano gli sversamenti illegali in via Selve di Pallotta. Cittadini preoccupati per la salute

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discarica montecompatridi Enrico Stasi

Era il 17 giugno 2015 quando i cittadini residenti nella zona di via delle Selve di Pallotta hanno denunciato l’abbandono di vari rifiuti da parte di ignoti.

Col tempo la zona, prevalentemente agricola, è diventata una vera e propria discarica ricoperta da una montagna di rifiuti sversati abusivamente, tra i quali si può notare materiale di risulta, eternit, gomme, vari pezzi di auto, e altro materiale altamente cancerogeno.

“I pericoli sono tanti, essendo quella  una zona dove transitano molti mezzi agricoli – nota Elio Masi – che, al loro passaggio, sollevano appunto polvere di amianto che poi andrà sui terreni delle persone che coltivano li intorno; quindi ho ragione di credere che esista una buona probabilità che i vari ortaggi provenienti da quella zona  siano contaminati.

Inoltre bisogna sperare che lì sotto non passi una falda acquifera, dal momento che le polveri di eternit e la ruggine dei vari pezzi di metallo, penetrando sotto il suolo, finiranno per inquinarla mettendo a rischio la sicurezza di tutti i cittadini”.

Essendo l’eternit un materiale estremamente cancerogeno, che deve essere sottoposto a determinate procedure di smaltimento previste dalla legge,  è facile intuire che il motivo per cui è stato messo lì sia stato quello di risparmiare soldi ( dal momento che tale procedura di smaltimento prevede anche dei costi ). Viene da chiedersi, data l’estrema gravità della cosa,  chi lo ha messo lì, da dove proviene quel materiale e, soprattutto, come mai le autorità impiegano cosi tanto tempo ? 

Alcune persone che abitano in quella zona, sostenute dal Movimento 5 stelle di Monte Compatri, hanno contattato diverse autorità senza mai vedere risposte che si concretizzassero in fatti.

Il 15 luglio è stata inviata, invano, una richiesta alle autorità locali competenti e al NOE di Roma ( nucleo operativo ecologico ) di recuperare ed eliminare tali rifiuti.

Il sindaco di Monte Compatri, in una precedente intervista, dichiarò di voler stanare i colpevoli installando il più presto possibile delle telecamere di sorveglianza.

Tuttavia alcuni giorni fa l’amministrazione comunale ha emesso un ordinanza in cui non è fatto minimamente cenno nè al recupero ambientale di quella zona nè tantomeno ad inserire telecamere di videosorveglianza; si limiterà, per il momento, soltanto a mettere delle sbarre.

Stefano Boratta,  attivista del M5s, ha chiesto di sapere quando le autorità locali risolveranno il problema di procedere alla bonifica o, ancora meglio, allo smaltimento definitivo dell’eternit; purtroppo però le date sono ancora incerte.

“Il Comune inoltre – fa notare sempre il Movimento 5 stelle di Monte Compatri nel proprio sito -, prevede delle sanzioni verso gli autori di tali danni ambientali  che sono ben al di sotto del costo di conferimento in discarica”. È stato chiesto quindi – ancora una volta senza avere risposte immediate -, di provvedere con un nuovo regolamento, a rendere le sanzioni più gravi.

La situazione, ritratta in un video del 19 febbraio, appare poi addirittura peggiorata.

Essendo un tema estremamente importante, sia per la salvaguardia dell’ambiente che della salute, si fanno sempre più pressanti le preoccupazioni dei cittadini, che restano in attesa di interventi concreti, sia  di bonifica del territorio che di misure di sicurezza volte ad impedire il ripetersi di tali episodi, misure che vanno ben oltre ad una semplice sbarra.

Sembra che di recente l’amministrazione comunale abbia seriamente preso in considerazione la situazione drammatica di via delle Selve di Pallotta. Probabilmente si adotteranno misure per evitare ulteriori danni alla flora e alla fauna. Resta da capire l’entità del danno ambientale e se è possibile un recupero totale dell’area interessata.