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Il Grande Raccordo a luci rosse: orge nei bagni tra omosessuali

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gayCRONACHE CAPITALI – Su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, è andata in onda un’inchiesta sul mondo delle stazioni di servizio del Grande Raccordo Anulare. I conduttori del programma ECG Regione, Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, su segnalazione di un ascoltatore, hanno raccontato in presa diretta il fast food del sesso tra gay che in alcune delle stazioni di servizio del Grande Raccordo Anulare si consuma a qualsiasi ora del giorno e della notte.
 
“Perché lo faccio? Anche per l’adrenalina”, ha raccontato ai due un ragazzo intercettato proprio in una stazione di servizio mentre attendeva qualche sconosciuto per un rapporto sessuale. “L’adrenalina è enorme! Qui a qualsiasi ora del giorno e della notte può succedere di tutto. Ci si incontra all’esterno della stazione di servizio, ma anche nei bagni. Nei bagni facciamo vere e proprie orge. La prima vota che sono capitato qui, per caso, mi sono trovato davanti a una scena che nemmeno nei film di Rocco Siffredi. Un’orgia di quelle terribili, una batteria, anche io mi sono sentito quasi in imbarazzo”.
 
Il rischio di essere scoperti c’è. Ma il fattore adrenalina, a quanto pare, gioca la sua componente: “C’è sempre il rischio di essere beccati, ma l’adrenalina sale, il gusto è proprio questo. E poi comunque nei bagni, davanti ai vespasiani, ci si mette un palo che controlla che non arrivi nessuno”. 
Perché molti uomini cercano di consumare rapporti omosessuali nelle stazioni di servizio? Questo ragazzo racconta la sua esperienza: “Tanta gente viene per il cotto e mangiato. La maggior parte della gente che passa da qui non lascia traccia, ha anche paura di far vedere troppo la propria automobile o la propria faccia. Come avvengono gli abbordaggi? Se tu vedi uno solo in macchina ti accosti, tiri giù il finestrino, e gli chiedi se cerca compagnia. Quasi sempre la risposta è positiva. Oppure, io lo faccio spesso, inizi a passeggiare nel parcheggio, aspettando che arrivi un cenno da qualcuno”. 
 
Un altro signore, questa volta sulla settantina, racconta: “Io sono sposato, ho scoperto di essere attratto dai maschi dopo i cinquant’anni. Vengo qui perché almeno sono sicuro che non mi conosce nessuno. Spesso chiedo ai camionisti se vogliono compagnia, ma bisogna stare attenti a non dargli troppo fastidio. Come ho conosciuto questo posto? Ma, so che più o meno in tutte le stazioni di servizio è così. Io me ne sono accorto perché una volta ho visto dei movimenti strani in bagno. Da lì ho capito che qui ci si poteva divertire. Ma non si fa sesso solo nei bagni. Anche in macchina o nel parchetto, anche se bisogna stare attenti alla polizia. La paura di essere aggrediti? Ogni tanto capita che trovi qualcuno fumato, ubriaco o drogato, ma raramente. Il sesso? Quasi sempre senza protezione. Per me è indifferente”.