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Velletri – La Casermaccia chiusa nell’oblio: lontano il suo restauro

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casermacciadi Michela Emili

Mentre il mondo attorno sfila, la ‘Casermaccia’, l’imponente edificio storico posto nella zona a sud-ovest del centro storico di Velletri rimane immobile e avvolto dal degrado. Schermato da lamiere e serrato in ogni sua entrata, la costruzione di via di Ponente, nel cuore della città e a pochi passi da importanti luoghi museali, tra cui alcuni nuovi di zecca, continua ad essere il fantasma dimenticato del rilancio culturale operato dall’Amministrazione Servadio e da tutte quelle che l’hanno preceduta.

Proprio in occasione dell’intervista fatta al presidente del consiglio comunale Daniele Ognibene, in merito al progetto della realizzazione di un museo di arte contemporanea all’interno dell’adiacente ex Chiesa di San Francesco (LEGGI QUI), la mente non poteva non andare al vicino e triste immobile che, per giunta a rischio crollo, rappresenterebbe anche un pericolo per i cittadini.

casermacciaChiuso nell’oblio, insieme all’imponenza della struttura, è finita negli anni anche la storia dell’edificio, che lo vede prima convento, dove per alcuni dimorò anche San Francesco, per poi divenire durante la 2^ Guerra mondiale base militare tedesca, oltre che rifugio per gli sfollati. L’epilogo inizia all’incirca negli anni ’50, quando la struttura non seppe riformulare la sua destinazione, fino a diventare il fantasma di oggi.

Negli anni tanti sono stati gli appelli al recupero della struttura, di proprietà del Demanio pubblico, ma nessuno realmente concretizzato. Ad oggi i termini per lo strumento del federalismo demaniale, che permette agli Enti locali di fare richiesta della proprietà dei beni a titolo gratuito, sono stati spostati al 31 dicembre 2016 con il decreto Milleproroghe del Governo Renzi, ma l’intenzione non è stata presa in considerazione dell’Amministrazione comunale, soprattutto per lo stato in cui versa l’immobile.

casermaccia“C’è bisogno di ingenti risorse – svela Ognibene – che noi non abbiamo. Anche le amministrazioni passate hanno desistito dall’avviare un percorso di recupero della Casermaccia. Dobbiamo ragionare con pragmatismo e non prendere strutture che non siamo in grado di riqualificare”.

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