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Genzano – Il Comune chiude i rapporti con la Assoservizi e gestisce direttamente le imposte su affissioni e pubblicità

Genzano Consiglio comunale sanità

Genzano Consiglio comunale sanitàIl Consiglio comunale di Genzano ha deliberato la presa in carico della gestione diretta del servizio di accertamento e riscossione della Icp, Dpa e Tosap, vale a dire le imposte comunali sulla pubblicità, pubbliche affissioni e occupazione suolo pubblico, in precedenza detenuto dalla Assoservizi, società protagonista del caos bollette pazze che a dicembre 2014 emise per la prima volta a Genzano avvisi di accertamento della tassa sui rifiuti su garage e pertinenze.

La questione si inasprì al punto che il Comune dichiarò nulli gli accertamenti emessi e sciolse prematuramente il contratto di affidamento per inadempienze, ottenendo poi esito positivo al Tar, a seguito del ricorso presentato dalla Assoservizi. Al momento si è in attesa di conoscere gli esiti dell’ulteriore ricorso in appello della società, mentre il Consiglio di Stato ha già respinto la richiesta di sospensiva.

A conclusione naturale dell’ulteriore contratto in essere, anche se qualcuno aveva auspicato la fine di ogni rapporto già in precedenza per via dei contrasti legali con la Assoservizi, il Comune ha scelto di prendere direttamente in mano il servizio e di gestirlo con i propri dipendenti amministrativi. “Sono fiducioso che questa scelta porterà i suoi frutti – ha detto il sindaco Flavio Gabbarini all’assise che deliberava sulla questione -, perché gli uffici comunali, già dal momento della rescissione del contratto, hanno mostrato di saper gestire ottimamente il servizio di riscossione, aumentando anche gli introiti. Con la gestione diretta garantiamo la certezza della corretta applicazione del tributo e risparmiamo risorse importanti”.

La questione dei dipendenti della Assoservizi ha tenuto banco nella discussione, per via della mancata erogazione degli stipendi da parte della società di via Sardegna. La questione aveva più volte infiammato gli animi, soprattutto in relazione all’unico dipendente ad oggi rimasto, che da oltre un anno e mezzo continua a lavorare senza percepire nulla, e che nei mesi scorsi aveva richiesto formalmente l’applicazione di un decreto presidenziale che permetterebbe al Comune di sostituirsi alla società affidataria inadempiente corrispondendo gli stipendi, da scalare poi dagli aggi previsti.

Le rimostranze sono state pressoché unanimi tra i consiglieri comunali, che hanno auspicato tutele a protezione dei dipendenti della Assoservizi. “Non si può accettare di avere rapporti son società che poi trattano in questo modo i dipendenti” ha detto Emiliano Bernoni, cui ha fatto eco Paolo Previtali: “Mi auguro che la situazione dei dipendenti possa essere regolarizzata il prima possibile con un rapporto stabile e duraturo”. Più duro il fronte della minoranza con il candidato sindaco Fabio Papalia, che ha richiesto di sapere quale futuro si prospetta per i lavoratori e con Arnaldo Melaranci, che ha invece parlato di inadempienze da parte dell’Amministrazione.

Il sindaco, nel rimarcare di aver effettuato tutti gli atti dovuti a norma di legge, ha annunciato di aver accantonato circa 14 mila euro in forza del pignoramento notificato alla società per il recupero dei crediti lavorativi da corrispondere al dipendente. Per riassorbire i dipendenti il sindaco ha annunciato, inoltre, la volontà di appoggiarsi ad una cooperativa sociale in grado di poter svolgere il servizio in maniera ottimale.

Michela Emili

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