POLITICA

Genzano – La Fattori s’indigna: ‘Lorenzon è genzanese’. E intanto Di Maio infiamma i pentastellati

Di Maio Lorenzon
Fattori Di Maio LorenzonNon sono proprio andate giù alla senatrice pentastellata Elena Fattori alcune voci serpeggiate a Genzano nelle ultime ore. Dopo la ‘visita’ del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, la cui presenza ha gremito l’Auditorium dell’Infiorata nella mattinata di sabato, in coincidenza con la presentazione del candidato sindaco Daniele Lorenzon e della sua squadra, la parlamentare dei 5 Stelle si è voluta togliere qualche sassolino dalla scarpa, mettendo ancora una volta nel suo mirino i vertici del Pd, locali e nazionali. Lo ha fatto partendo dalle dicerie che vorrebbero il candidato sindaco Lorenzon essere veneto di nascita.
presenti 5 stelle“Lorenzon non è di Lanuvio e nemmeno del Veneto – ha precisato Elena Fattori sul suo profilo Facebook -. E’ nato, cresciuto e andato a scuola a Genzano. Il fatto che i soliti noti non lo conoscano depone a suo favore, perché significa che non ha mai avuto a che fare con tali personaggi. Stesso dicasi per me che non ho mai frequentato sezioni di partito, quindi orgogliosa di essere la senatrice che non conosce nessuno dove quel nessuno siete voi (Pddini di varie bandiere). Orgogliosa di non essere conosciuta da voi ma dai comuni cittadini che incontro tutti i giorni alle scuole dei miei figli, nei negozi, per strada e al mercato nella vita ordinaria”. La senatrice ha poi ribadito che non è stata lei a scegliere il candidato sindaco, ma che al contrario è stato il frutto di una decisione collegiale all’interno del partito. “Se non foste patetici fareste sorridere” ha concluso la senatrice, prima di ribadire che “è arrivata l’ora di lasciare il Paese ai cittadini che non conosce nessuno, visto che è a loro che appartiene”.

fattori lorenzonIn occasione del convegno pubblico il candidato sindaco ha accompagnato il presidente Di Maio nei vicoli del centro storico e sul luogo in cui si sta effettuando lo “speluccamento” dei fiori, in vista dell’imminente Infiorata.

Nella giornata di venerdì proprio la Fattori ha toccato diversi punti della cittadina genzanese insieme alla portavoce in Senato Paola Taverna. Il Tour  ha avuto come tappe  i Colli di Cicerone, i Landi, Via Toscana, Piazza Tommaso Frasconi, per un 8° Aperitivo No Slot, Palazzo Sforza Cesarini e 18.30 Piazzale Brennero.
Di Maio e Lorenzon si dirigono insieme verso l'Auditorium

Di Maio e Lorenzon si dirigono insieme verso l’Auditorium

In occasione dell’appuntamento nell’Auditorium di sabato mattina oltre alla presentazione della lista dei candidati si è affrontato il tema, pilastro del programma, del Reddito di Cittadinanza. “Il Reddito di Cittadinanza – hanno fatto sapere i presenti – lo abbiamo inizialmente proposto a livello nazionale e molti Comuni hanno iniziato ad applicarlo in ambito locale. Questo progetto per Genzano è un sostegno concreto alle famiglie e al lavoro. Da un lato prevediamo un controllo serrato su coloro che accedono al reddito, dall’altro sviluppiamo la ricerca di lavoro attraverso i centri dell’impiego pubblici. Chi non cerca lavoro non riceve reddito; chi lavora in nero non riceve reddito; chi rifiuta lavoro non riceve il reddito. La loro demagogia sono i nostri fatti, i loro fatti – hanno dichiarato i 5 Stelle – sono gli slogan che nascondono azioni contrarie alla collettività”. 

“Il programma lo hanno fatto i genzanesi – ha dichiarato ancora una volta Lorenzon – e le nostre iniziative sono un tributo alla partecipazione”.
Proverbiale stilettata da parte di Emanuele Menicocci, stretto collaboratore di Elena Fattori e candidato sindaco nella tornata elettorale del 2011, che ancora una volta ha messo nel mirino la stampa locale, con la quale ha confermato di avere scarso feeling. “Sono stati inviati comunicati pre e post evento – ha dichiarato sul suo profilo Facebook, ignorando, probabilmente, la totalità dei fatti -. C’era la Rai che ha inviato nei Tg le immagini. Stampa locale assente – ha aggiunto -. Ora verrà ripreso questo mio post per fare polemica, ma di fatto è emblematico sto silenzio”. 
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