Daniele Lorenzon al voto
Davvero clamoroso quanto accaduto a Genzano, dove la ‘Piccola Mosca’ si è clamorosamente disintegrata sotto i colpi di una rivoluzione a 5 Stelle. Dai dati che sono arrivate dalle prime sezioni scrutinate il candidato dei 5 Stelle, Daniele Lorenzon, era parso sin da subito clamorosamente in vantaggio, facendo serpeggiare pessimismo nella sede del Pd di via Garibaldi, dove proprio Gabbarini era asserragliato coi fedelissimi. Nella sezione piddina si sono visti anche altri esponenti di amministrazioni vicine e anche il presidente del consiglio regionale, Daniele Leodori, è transitato prima della chiusura dei seggi per incoraggiare il sindaco del dopo Ercolani.
La vittoria è diventata ufficiale a mezzanotte e mezza con proporzioni piuttosto nette (Lorenzon è infatti arrivato a sfiorare il 60%, chiudendo al 59.59%), tanto da suggellare che è proprio lui, ad appena 28 anni, il nuovo sindaco di Genzano, secondo una rivoluzione di proporzioni storiche, per molti del tutto inattesa appena un mese fa (CLICCA QUI PER LEGGERE LA COMPOSIZIONE UFFICIALE DEL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE). Lunedì sera, dalle 20.30, in piazza Frasconi, è già stata messa in agenda la festa dei 5 Stelle insieme a tutti i cittadini che vorranno brindare con loro alla vittoria del neo sindaco Daniele Lorenzon.
Facendo capolino sulle ultime ore, dopo la chiusura delle urne, alle 23, aveva avuto inizio lo spoglio elettorale, al termine del quale è stato ufficializzato il nome del nuovo sindaco. L’attesa è stata senz’altro più breve di quella che appena due settimane fa, al primo turno, ha tenuto tutti col fiato sospeso, coi dati resi definitivi solo intorno alle 8 del mattino.
In una giornata baciata dal sole, contrariamente alle previsioni, che avevano scoraggiato in molti a mettere il costume e dirigersi verso il litorale, i genzanesi sono tornati alle urne per il testa a testa con una percentuale nell’affluenza che, alle 19, è stata la più alta di tutta la Provincia di Roma, prima di diventare la terza una volta chiusi i seggi (meglio, in termini di affluenza, solo Anguillara Sabazia e Rocca di Papa).
Cinque le liste a sostegno del sindaco uscente, appena una, proprio quella pentastellata, appannaggio del suo sfidante, che al primo turno aveva chiuso con la metà dei voti. Contenuta la flessione nell’affluenza: alle 12 al voto il 17,88% degli aventi diritto, contro il 19,01% del primo turno; alle 19 si è passati al 42,94%, contro il 48,7% del 5 giugno. Alle 23 si è chiuso col definitivo 57,93%, a fronte del 66.93% del primo turno.
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Il 5 giugno l’elettorato genzanese ha deciso che sarebbe dovuto essere Daniele Lorenzon a contendere al sindaco uscente, Flavio Gabbarini, la vittoria nel ballottaggio del 19 giugno. Sfruttando appieno l’ottimo risultato della sua unica lista, il pentastellato ha staccato Fabio Papalia, Michele Savini e Patrizia Mancini, che hanno preceduto, nell’ordine, il fanalino di coda, Antonio Rosati, che da previsione s’è dovuto accontentare dell’ultima piazza. La coalizione in appoggio a Flavio Gabbarini è andata quindi lontana dallo sfondare quota 50%, pur se ha finito comunque per doppiare nettamente il 2° classificato.
Il testa a testa tra i partiti è stato vinto dal Pd, che si è fermato al 24,4%, tallonato proprio dal Movimento 5 Stelle, che ha chiuso al 21.5%.
I VOTI DEI CANDIDATI (22 SEZIONI SU 22)
