Immagine d’archivio
In chiusura della prima parte del consiglio comunale veliterno, durante il quale è stata approvata la delibera per l’adozione delle azioni di tutela seguite al mancato rispetto del Patto di stabilità, si è dato inizio alla discussione sull’antenna televisiva in località Colle Tondo (LEGGI QUI), ed ha preso la parola il sindaco, Fausto Servadio, che a stento è riuscito a trattenersi, attaccando frontalmente i membri del Comitato StopAntenna presenti in aula, non risparmiando neppure critiche all’opposizione, ponendo di fatto fine ad un consiglio iniziato con miti propositi e terminato, ancora una volta, con un nulla di fatto, visto che al pomeriggio l’assenza del numero legale non ha consentito di chiudere il cerchio. “I Comitati si spostano a seconda dei venti e ora sembrano avvicinarsi ai 5 Stelle” ha esordito il Primo cittadino, attirandosi le ire dei presenti.”Se c’è un abuso denunciatelo” ha sentenziato, prima di scadere in un “per cortesia fuori dall’emiciclo, finché non siete eletti evitate di intervenire”, col quale ha provato a far calare il silenzio in un’aula dove il pubblico non ha chiaramente potere di interloquire coi membri del consesso. “Sento dire in questi giorni che è già stata fatta la strada e si è già proceduto allo sbanco – ha proseguito Servadio -; beh, se avete prove di questo andate a denunciarlo. Il Comune non ha dato alcuna autorizzazione – ha continuato – e appena venuto a conoscenza di quanto stava accadendo si è mosso come poteva, facendo quanto di dovere in questi casi. Noi siamo qui a far rispettare le leggi e ci si sbaglia di grosso se si vuol mettere sullo stesso piano la questione delle antenne di telefonia mobile con questa”.
Ormai inviperito per il brusio proveniente dal fondo dell’aula e per le repliche stizzite di alcuni membri dell’opposizione Servadio ha aggiunto con sarcasmo: “Se dovete perdere tempo fate un lavoro più redditizio. Se studiate per venire qua dentro a dire una serie di corbellerie, non studiate, fate come ho fatto io, pigliate la zappa e almeno magari se piantate due cavoletti escono”.
“Qua c’è chi della trasparenza ne ha fatto una questione di vita – ha aggiunto subito dopo – e poi ci sono persone come voi che da dove venite e quello che avete fatto lo sappiamo, e non sta a me denunciarlo ma sta ai cittadini che vi danno il voto. Se il popolo è rappresentato da persone poco degne di queste nome la responsabilità è di chi li vota”. In chiusura, terminato il suo show, il Sindaco si è detto pronto “a portare avanti tutte le azioni che la legge ci consente. Dire che ci stiamo impegnando solo ora perchè quella è la zona dove abito io – ha concluso, nuovamente infastidito – è un falso che rispedisco al mittente”.
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