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Genzano – Asilo Nido via Tevere, inesattezza dall’Amministrazione. L’ANINSEI difende la propria onorabilità: ‘Noi garantiamo l’assorbimento del personale’

silo nido
silo nidoConteneva informazioni non veritiere e quindi lesive dell’onore e della dignità dell’Associazione ANINSEI e dei suoi iscritti l’articolo che, nei giorni scorsi, abbiamo pubblicato rifacendosi a quanto dichiarato dai nuovi inquilini del palazzo comunale genzanese, che avevano fatto il punto su quanto sta accadendo nell’asilo nido di via Tevere per una serie di precisazioni che, evidentemente, peccavano di una vistosa lacuna, di fronte alla quale il dottor Goffredo Sepiacci, Presidente del Comitato Regionale Lazio ANINSEI (Associazione degli Istituiti Non Statali di Istruzione e di Educazione) ha inteso ristabilire la verità, a tutela dell’onorabilità dell’associazione stessa e, come da noi stessi sempre caldeggiato, per amor della verità.
Di seguito, al fine di ripristinare la verità dei fatti,  la lettera integrale pervenuta alla nostra redazione, che certamente contribuirà a far chiarezza su una vicenda spinosa, per la quale, proprio alla luce di queste precisazioni, va sottolineato come un’Amministrazione comunale possa inserire la ‘clausola sociale’ nell’appalto, fermo restando che è nelle sue facoltà procedere in autotutela per revocare un precedente bando.

“In merito all’articolo dal titolo: Genzano per l’Amministrazione il problema dell’Asilo di via Tevere è un’eredità scomoda, è assolutamente sbagliato e fuorviante affermare che il contratto di lavoro dell’Associazione che rappresento, l’ANINSEI, non garantisca il riassorbimento del personale e lo stesso trattamento economico. 
Innanzitutto stiamo parlando dell’Associazione degli Istituiti Non Statali di Istruzione e di Educazione, l’Associazione di Categoria, aderente a Confindustria Federvarie, che della scuola paritaria pubblica è la maggiormente rappresentativa a livello nazionale, con oltre 70 anni di storia, che dal 1978 stipula, con le tutte le OO.SS. della Scuola,  il Contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria.
Chi scrive avrebbe il dovere (istituzionale) di sapere che non sono i CCNL che “garantiscono” la continuità educativa, ma è la Stazione Appaltante (e quindi il comune di Genzano in questo caso), che nel bando di gara deve porla come condizione di aggiudicazione.
ANINSEI tra l’altro da sempre si batte per garantire la continuità educativa per tutelare e salvaguardare gli alunni e nel CCNL (art. 14) ha previsto che in caso di cambio di gestione di appalto il contratto di lavoro del personale interessato al trasferimento continui ad essere regolamentato dal CCNL ANINSEI al fine di evitare operazioni poco trasparenti di ribasso dei costi fatto sulla pelle dei lavoratori.

Quindi la responsabilità della situazione che si è venuta a creare a Genzano deve essere trovata in altra direzione ossia quella della Stazione Appaltante”.  

 

Dottor Goffredo Sepiacci

Presidente Comitato Regionale Lazio

ANINSEI