“In merito all’articolo dal titolo: Genzano per l’Amministrazione il problema dell’Asilo di via Tevere è un’eredità scomoda, è assolutamente sbagliato e fuorviante affermare che il contratto di lavoro dell’Associazione che rappresento, l’ANINSEI, non garantisca il riassorbimento del personale e lo stesso trattamento economico.
Innanzitutto stiamo parlando dell’Associazione degli Istituiti Non Statali di Istruzione e di Educazione, l’Associazione di Categoria, aderente a Confindustria Federvarie, che della scuola paritaria pubblica è la maggiormente rappresentativa a livello nazionale, con oltre 70 anni di storia, che dal 1978 stipula, con le tutte le OO.SS. della Scuola, il Contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria.
Chi scrive avrebbe il dovere (istituzionale) di sapere che non sono i CCNL che “garantiscono” la continuità educativa, ma è la Stazione Appaltante (e quindi il comune di Genzano in questo caso), che nel bando di gara deve porla come condizione di aggiudicazione.
ANINSEI tra l’altro da sempre si batte per garantire la continuità educativa per tutelare e salvaguardare gli alunni e nel CCNL (art. 14) ha previsto che in caso di cambio di gestione di appalto il contratto di lavoro del personale interessato al trasferimento continui ad essere regolamentato dal CCNL ANINSEI al fine di evitare operazioni poco trasparenti di ribasso dei costi fatto sulla pelle dei lavoratori.
Quindi la responsabilità della situazione che si è venuta a creare a Genzano deve essere trovata in altra direzione ossia quella della Stazione Appaltante”.
Dottor Goffredo Sepiacci
Presidente Comitato Regionale Lazio
ANINSEI