È da irresponsabili dire sì a questa candidatura” ha detto il sindaco capitolino, allontanando l’ipotesi di qualsiasi altro indebitamento che la città di Roma non può permettersi.
A rimanere orfano dei Giochi olimpici, per la seconda volta, sono i Pratoni del Vivaro, il cui apprezzato centro equestre, un tempo gestito dalla Fise ed oggi riportato in auge da tanti cavalieri, appassionati e volontari, pregustava già il sogno di ospitare nuovamente le gare del Completo di Equitazione, esattamente come avvenne nel 1960. Con le Olimpiadi a Roma sarebbero sopraggiunti ingenti somme di denaro in grado di risollevare le sorti dell’intero compendio di Rocca di Papa, ma anche la vicina “Vela di Calatrava” che svetta incompiuta a Tor Vergata dai Mondiali di Nuoto del 2009.
Sebbene in un contesto arroventato – che ha visto anche il mancato incontro della Raggi con il presidente del Coni Malagò ed altri esponenti del Comitato olimpico 2024, fissato poco prima della conferenza ma a cui il sindaco è giunto in ritardo – la questione sembra ormai esaurita.
Morale della favola: niente Cinque Cerchi per la Capitale e il suo circondario…