Non sono mancati i toni accesi e la determinazione nella riunione tenutasi mercoledì sera presso il ristorante pizzeria ‘I Cacciatori’, a Velletri, sulla via dei Laghi, quando i direttivi del Comitato ‘Equi Diritti’ e ‘Procase’ hanno incontrato i cittadini, abbondantemente più di 100 (in platea anche il consigliere del Partito Democratico, Giuliano Cugini), giunti per approfondire la questione delle abitazioni sanate nel 2003 ed ora a rischio acquisizione e demolizione. Nel corso del dibattito gli intervenuti hanno introdotto quello che hanno subito etichettato come “un nuovo e scottante tema”, ovvero la domanda su “come mai nessun direttore di alcun ufficio tecnico e nessun dipendente od amministratore locale sia mai risultato essere stato iscritto nel registro degli indagati, sebbene perfettamente a conoscenza delle migliaia di abusi edilizi sorti sul territorio, per il tramite della presentazione in Comune di domanda di sanatoria, su abusi effettuati su vincoli paesaggistici”.
Alla riunione, davvero partecipata, con quasi 150 cittadini accorsi, i direttivi del Comitato “Equi Diritti” e di “Procase” sono andati oltre, ricordando come “a fronte delle poche centinaia di casi pescati dalla Procura, ogni Comune abbia nei suoi archivi carteggi di migliaia di abusi per i quali si continua a non procedere”. I presenti all’assemblea, tutti particolarmente agguerriti, hanno votato all’unanimità di tenere una manifestazione nei pressi della Procura della Repubblica di Velletri intorno alla metà di ottobre, “con lo scopo di sensibilizzare media, istituzioni e cittadini ad un equa risoluzione di questo problema. Analogamente – hanno fatto sapere dal tavolo dell’assemblea pubblica – entro la fine del mese di ottobre verrà portata a termine analoga manifestazione di protesta dinanzi al Consiglio Regionale del Lazio”.
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