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Frascati – Il progetto di ‘Frascati Futura’ riparte (anche) dalla tradizione vitivinicola

convegno-enologia-2di Sabrina Patruno

Nei locali della storica cantina di Frascati da Santino si è tenuta la conferenza stampa sull’enologia organizzata dall’ex consigliere della giunta comunale Mirko Fiasco con la partecipazione di Virginia Lanzidei. Sono intervenuti anche Felice Ramaccia titolare della cantina e il commissario straordinario Stradi. Doveva esserci anche il presidente del Consorzio Tutela Denominazioni Vini, Paolo Stramacci, assente a causa di impegni famigliari.

“Sono momenti di grande difficoltà economica per tutti, ma sono profondamente convinta che Frascati potrebbe risolvere tutte le problematiche economiche semplicemente ricorrendo alle risorse locali”.

Introduce l’evento Virginia Lanzidei che sin dalle prime battute pone l’accento sul ruolo che le risorse locali, a partire dalla viticoltura, hanno svolto nella storia del Comune e che tanto hanno ancora da offrire. Valorizzare la tradizione dei prodotti tipici e garantirne la continuità attraverso la creazione di una rete di comunicazione e collaborazione tra cantine, ristoratori e strutture ricettive sono le basi del progetto. L’idea vede la realizzazione di un percorso enogastronomico e di iniziative di stampo culturale legate al teatro piuttosto che alla musica che coinvolgano i paesi dei Castelli Romani con al centro la città di Frascati e che promosso attraverso la rete possa stimolare un turismo di qualità.

Altro aspetto del progetto è legato ai risvolti occupazionali che potrebbe generare: “..creare delle scuole rivolte ai giovani dove possano imparare e amare i nostri vigneti […] e far ritornare il prodotto al suo antico splendore”.

Tutto questo però, è realizzabile a partire  da una pianificazione amministrativa strutturata non suscettibile ai meccanismi clientelari e non soggetta a libera iniziativa, che scongiuri ulteriori polemiche tra i commercianti.

Interviene in seconda battuta Mirko Fiasco: “… in questi anni è mancata proprio una concertazione tra le categorie agricoltori, commercianti e artigiani”. La tradizione è il collante della società ma l’innovazione è necessaria a sopravvivere, non si può vivere di rendita. Fiasco ha dunque evidenziato una mancanza di dialogo tra le varie categorie legata ad una amministrazione che non ha tutelato il bene comune: “… ci sono albergatori che stanno iniziando a paventare l’idea di effettuare domande alla prefettura di Roma per poter ospitare gli immigrati al fine di garantirsi degli ospiti […] il progetto che stiamo presentando non risolverà i problemi del turismo, del commercio o della crisi occupazionale del Comune di Frascati ma è un progetto in cui crediamo fortemente”. Si discute la fattibilità di progetti culturali che creino dialogo. E’ proprio la mancanza di dialogo su cui insiste l’ex consigliere.

In rappresentanza della categoria viticoltori prende parola Felice Ramacci. L’argomento si sposta sul tema dell’occupazione del suolo pubblico e della liberalizzazione delle licenze causa di forte sofferenza per le attività storiche locali.

In ultima battuta interviene il commissario straordinario Stradi chiamato a gestire la città di Frascati fino alle prossime elezioni. “Il marchio Frascati deve essere tutelato, protetto e deve essere conosciuto non soltanto a livello regionale”. In qualità di rappresentante dell’amministrazione comunale sebbene per un periodo limitato, Stradi rende nota la sua disponibilità ad impiegare delle risorse legate ad una politica di sviluppo. “L’amministrazione è consapevole che il vino è l’oro di Frascati […] Il primo passo è combattere la disorganizzazione e la frammentazione fissando degli obiettivi concreti tenendo conto del patrimonio legato alla tradizione vinicola nell’interesse dei cittadini di Frascati”.

Abbiamo chiesto a Virginia Lanzidei e Mirko Fiasco quali sono le misure che intendono prendere per creare un rete solida di collaborazione con i paesi limitrofi. Il punto di partenza è la creazione di un solido centro nevralgico come Frascati che possa dialogare con i dirigenti delle altre amministrazioni comunali condividendo gli stessi valori per il raggiungimento di un obiettivo comune.

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