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E’ allarme per il nuovo Ospedale dei Castelli, i lavori sono in ritardo e potrebbero fermarsi per mancanza di soldi

ospedale castelli
L'Ospedale dei Castelli

L’Ospedale dei Castelli

L’allarme arriva dal profilo facebook e dal sito internet creato ad hoc per aggiornare le comunità locali sull’avanzamento dei lavori del nuovo Ospedale dei Castelli.

“Questa pagina, come pure il sito, sono state ideate da cittadini dei Castelli Romani che hanno aderito immediatamente e con entusiasmo al progetto del nuovo ospedale a servizio di tutta la popolazione dei Castelli Romani.
Negli ultimi due anni abbiamo cercato di darvi informazioni sull’andamento dei lavori, pur non essendo noi ente pubblico, e ciò grazie alla collaborazione con le amministrazioni locali.
Oggi per caso abbiamo saputo che i lavori dell’ospedale si stanno lentamente fermando. Non sono state fatte ancora le gare per le attrezzature e le tecnologie. Le sale operatorie non sono state completate come pure non è stato iniziato alcun lavoro per tutta l’area radiologica!!! Non sono stati fatti gli allacciamenti all’acqua e alle utilities. Sembra che i soldi siano finiti!!!
Le informazioni che abbiamo avuto sono frammentarie e probabilmente incomplete , ma la sensazione peggiore è che le istituzioni abbiano altro a cui pensare.
Cercheremo di capire e di avere informazioni più precise che comunicheremo appena possibile. Chiediamo comunque già subito alla popolazione dei Castelli Romani di alzare l’attenzione relativamente a questo tema. Questo ospedale è l’ospedale dei cittadini dei Castelli Romani e noi lo dobbiamo assolutamente difendere affinché venga completato con il denaro pubblico, che è nostro, necessario a finire un progetto tanto importante per tutti noi.
Appena avremo capito qual è il vero stato delle cose vi daremo notizie più precise e chiederemo a tutti i cittadini di mobilitarsi utilizzando tutte le forme di azione democratica che abbiamo a disposizione per impedire che questo ospedale diventi una cattedrale nel deserto. Qui non si tratta più di colori politici e di vecchie diatribe su meriti o colpe, vicine o lontane. Qui si tratta di difendere quello che è nostro di diritto: il diritto alla salute”.
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