Una cittadina di Rocca di Papa, residente nei pressi del contestato centro di accoglienza immigrati di Mondo Migliore, su via dei Laghi, ha fornito alla nostra redazione una sua versione dell’incontro voluto dal sindaco Emanuele Crestini presso la struttura, con alcuni abitanti della zona a seguito delle proteste sollevate sulla complicata convivenza cui sono costretti dal mese di giugno.

“A parte le truffe ai danni del Comune e il disagio per i residenti che è esistente e perdura, mi preme richiamare all’attenzione dei miei concittadini l’atteggiamento del nostro amatissimo Sindaco, prima della “visita premio” all’hub di Mondo Migliore – scrive la cittadina -. Premesso che la visita premio era prevista per il giorno precedente e spostata in tarda serata al giorno successivo (casualità o strategia?) impossibilitando molti a partecipare e a riportare le proprie perplessità e lamentele, e premesso che il giorno del tour il Prefetto o chi per lui ha spostato arbitrariamente l’incontro di un’ora, in barba al rispetto di chi vi partecipava (spostamento comunicato al momento), appare interessante il comportamento del Sindaco che non ha mai utilizzato, nell’attesa dell’incontro, il pluralis maiestatis che, invece, era d’obbligo in questa circostanza, visto che doveva essere il nostro rappresentante e l’interlocutore dei nostri disagi. Il caro Sindaco ci ha tenuto, invece, a ricordare, istruendoci come scolaretti su come porci nei confronti del Prefetto, che ci rivolgevamo a chi rappresentava lo Stato. Vorrei personalmente e ulteriormente ricordare al Signor Sindaco che lo Stato sono i cittadini e che le cosiddette autorità sono solo funzionari dello Stato, come lui d’altronde, e, quindi, al servizio della collettività.

Mi preme anche ricordare che l’Oodinanza che dovrebbe regolamentare la permanenza degli “ospiti di Mondo Migliore” per una civile convivenza con i residenti, è un atto di responsabilità esclusiva del Sindaco, senza alcuna interferenza da qualsivoglia altra autorità. Si emette in caso di emergenza e urgenza ed è un provvedimento applicativo di immediata attuazione. Noi la stiamo aspettano da luglio ……. mese in cui c’è stata promessa dallo stesso Sindaco. Se ci sono problemi di formulazione, penso che molti residenti, competenti perché ricoprenti ruoli non marginali dell’ambiente lavorativo, siano ben disposti ad offrirsi volontari per redigere un documento che richiede poche ore di formulazione.

In ultimo, mi sembra necessario sottolineare anche la poco felice e, certamente, inopportuna frase del Signor Sindaco in risposta alle rimostranze di una residente che lamentava il chiasso notturno e diurno, le risse, lo scambio di pacchetti dall’interno all’esterno dell’hub e viceversa, gli appostamenti notturni di auto con losche figure che hanno contatti (sono stati visti!!!) con gli “ospiti” dinanzi ai cancelli delle private abitazioni, la fuga quotidiana dalle siepi. “Mi viene da ridere” accompagnata anche da una mezza paresi non proprio illuminante, il Primo cittadino poteva risparmiarsela. Non si ride sulle disgrazie altrui, soprattutto se in parte se ne è causa.

Dell’incontro con il vice prefetto non posso dire nulla, essendo dovuta andare via perché il permesso di lavoro copriva solo l’orario del primo appuntamento. Sono, però, sicura che molto civilmente sono state accolte tutte le richieste perché un vecchio adagio, che è sigla ufficiale della politica italiana, recita “dire sì non fa mai male”. Bisogna vedere quanto accadrà dopo, anche se, ad una settimana dall’incontro, “gli ospiti” continuano a scavalcare le recinzioni, a giocare a pallone come allo stadio, a girare in gruppi e a scambiare buste con esterni. Hanno mantenuto, per ora, le “buone abitudini” che la cooperativa di assistenza alla persona, che dovrebbe vigilare, ha tacitamente suggellato come regolamento interno”.