CRONACA

La tragedia di Roberto Senesi e quei suoi messaggi di luce e speranza che lasceranno il segno in tante anime

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di Daniel Lestini

E’ una Genzano rimasta attonita quella che da questa mattina si ritrova suo malgrado a commentare mestamente la tragica dipartita di uno dei suoi figli, venuti a mancare nella notte nell’ennesima mattanza della strada (LEGGI QUI). Tornava da lavoro il povero Roberto Senesi, quando si è ritrovato la strada sbarrata e la sua esistenza si è spenta di colpo, soffocata dalle lamiere della sua vettura.  Roberto era molto conosciuto, e non solo a Genzano, e sono in tanti a piangerne la prematura scomparsa. I suoi genitori avevano a lungo gestito un noto bar lungo via Sebastiano Silvestri, e lui, che lavorava come cameraman con Sky, facendo la spola tra Roma e Milano, era anche impegnato nel sociale e solo pochi mesi fa aveva pubblicato un libro dal titolo “Ogni cuore un percorso, alchimia trasformativa”, che continuava a presentare in giro per lo Stivale, tra gli apprezzamenti e la stima di tanta gente. Al dolore della perdita si sommano anche considerazioni amare su una vita che qualcun altro ha interrotto bruscamente, in una notte in cui Roberto si è semplicemente trovato all’appuntamento col destino e la sua vettura, una Seat Ibiza, è finita accartocciata dal violento impatto con un’auto guidata da chi, dopo aver alzato il gomito, si è messo al volante ubriaco e da ubriaco ha pensato bene che quella strada potesse fungere da autodromo, dove accelerare senza impacci ed azzardare sorpassi. Roberto, che aveva compiuto 40 anni il 16 luglio, orfano di padre, lascia la madre 60enne, un fratello più piccolo e la fidanzata Paola, con la quale condivideva una comunione di pensieri e riflessioni di crescita spirituale.

Roberto in una foto di pochi giorni fa, in cui autografa le copie del suo libro

Roberto in una foto di pochi giorni fa, in cui autografa le copie del suo libro

Solo domenica 9 ottobre Roberto aveva presentato il suo libro a Bologna, pronto a girare l’Italia pur di trasmettere quanto aveva dentro il suo cuore e la sua anima.  “Ho imparato (e continuo ad imparare) che si può vivere passivamente lamentandosi del proprio film, oppure si può prendere coscienza di essere gli unici veri registi della propria opera, assumendosene la responsabilità al 100%, ho attraversato il mio inferno personale solamente per prendere coscienza del fatto che si trattava di una modalità di percezione e nulla più” scriveva proprio Roberto dal profilo della Web Radio Visione Alchemica, dove era riuscito a farsi apprezzare da tanta, tantissima gente, coi suoi messaggi pieni di forza, di luce e di spiritualità”.
“Ho cominciato ad usare Facebook e grazie a Facebook ho cominciato a condividere scritti e riflessioni – raccontò in una trasmissione di 9 mesi fa -. Non lo faccio di mestiere e faccio tutt’altro, lavorando in televisione. Scrivo per passione e il blog è aperto da poco, a fine dicembre del 2014.  Sono sempre stato affascinato dalla psicologia, dalla crescita personale, dallo sviluppo del potenziale umano e su quello mi concentro. Il mio è un percorso strutturato sulla sofferenza: sin da bambino ho avuto un rapporto molto particolare col senso della vita. Quando morì mia zia da piccolino mi domandai quale fosse il senso della vita, e chiesi a mia madre ‘ma se si muore perchè siamo qui’. Ho sempre avuto questa curiosità, sul perchè mai veniamo al mondo, viviamo, spesso soffriamo e poi ce ne andiamo, spesso anche bruscamente, a seguito di malattie o incidenti. Al solo pensiero che la vita fosse fine a se stessa da lì in poi ho cercato attraverso i libri, film e chiacchierate con personaggi che potessero darmi una spiegazione valida sul perchè siamo qui, se è tutto un caos e un caso o se, alla fine, c’è uno scopo”…”La vita è un percorso di crescita: spesso siamo concentrati sull’arrivo ma il trucco è godersi il viaggio, senza l’ossessione della meta…”.

“Non esiste il mondo, è un’estensione di quel che siamo, non esiste come un’entità a se stante. Gli atei credono solo in un altro dio, che è il mondo, che non è indipendente da quel che siamo noi e dalla nostra coscienza. E’ solo un riflesso e per modificare le cose che ti accadono all’esterno non puoi far altro che modificare quel che sei all’interno. Il mondo non è che la materializzazione di quanto ti porti dentro…”.

“Sono sempre stato un appassionato di cinema – ha scritto di se Roberto – e nel tempo ho imparato (e continuo ad imparare) che si può vivere passivamente lamentandosi del proprio film, oppure si può prendere coscienza di essere gli unici veri registi della propria opera, assumendosene la responsabilità al 100%. Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno, semplicemente ho “visto” con chiarezza folgorante che la vita non è altro che uno specchio e non può che riflettere e rimandare l’immagine che vi proiettiamo…ho attraversato il mio inferno personale solamente per prendere coscienza del fatto che si trattava di una modalità di percezione e nulla più. Oggi cerco di trasmettere come meglio posso questa mia esperienza, nella speranza di rendere un servizio utile a tutti coloro che – stanchi di soffrire – desiderano migliorare la propria esistenza su questo piano”.

Il suo profilo facebook è stato sommerso di ricordi e da quanto alcuni siano stati profondi e toccanti si può ravvedere lo spessore umano di un uomo che mancherà a tanti. “Buon viaggio splendida anima…sei stato guida…maestro…luce…” solo uno dei tanti messaggi che affollano la sua bacheca. 

“Aprivo FB per vedere un tuo video, leggere un tuo post…sono una delle tante che non conosci ma che ha avuto l’onore di essere tra i tuoi contatti!  Ti ascoltavo su web radio .. le tue parole mi hanno aiutata guidata nel duro lavoro del risveglio!  Buon Viaggio, sono certa che la tua Anima sarà soddisfatta del suo percorso esperenziale”.

“Ti sei prodigato molto per gli altri, per aiutarli a risvegliarsi – si legge in un altro commento -. E anche adesso, con la tua scomparsa così improvvisa, ci hai dato uno scossone tremendo, a ricordarci che tutto può accadere in un attimo”.

“Hai lasciato un segno positivo in questo pianeta, ora continua il tuo viaggio nella luce che ti guida e ti avvolge in compagnia di anime belle come te!”.

“Se vuoi far ridere Dio raccontagli i tuoi progetti” si legge nel ‘claim’ del sito di Roberto Senesi e ci piace pensare che proprio in questi momenti, quelli in cui familiari ed amici si apprestano a dare l’ultimo saluto alle sue spoglie mortali, lui sia lì, al cospetto del Creatore, a raccontargli cosa ha fatto, cosa avrebbe fatto e, speriamo, cosa potrà ancora fare…

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