“Se vuoi un filetto di manzo alle 3 di notte c’è il Carrefour aperto ma se ti serve un farmaco devi arrivare ad Albano. Questa è Velletri gente”. Questa l’amara constatazione cui è giunto un cittadino veliterno sul gruppo Facebook ‘Miglioriamo Velletri’, in un dibattito inerente le chiusure notturne delle farmacie, situazione in cui la città di Velletri è ‘precipitata’ ormai da qualche anno, da quando la Farmacia Santa Lucia, che per anni aveva assicurato l’apertura notturna (prima nella vecchia sede lungo l’Appia, in zona Aria Fina, e poi in quella nuova, ubicata proprio di fronte al triangolo della Via dei Laghi), ha deciso di interrompere il servizio, ritenendolo poco conveniente, sino ad anticipare la chiusura alle 22.

Il consigliere comunale Giorgio Greci

Da lì, per qualche mese, si sono scatenate le forze di opposizione, e si è pensato a possibilità alternative, senza però arrivare ad alcuna soluzione. Nonostante gli sporadici appelli e le rituali lamentele si è infatti arrivati sino ai giorni nostri, con evidenti difficoltà per i cittadini che abbiano avuto urgente bisogno di farmaci, costretti a macinare chilometri per approdare in altre città, tra cui Albano. L’ennesima rimostranza è partita da una cittadina, che per avere una semplice tachipirina ha dovuto fare i salti mortali. “Nel 2014 – commenta oggi Giorgio Greci, capogruppo della Lista Live in consiglio comunale – proponemmo di lasciare aperta la ‘Comunale 1’, quella situata nel primo tratto del Corso della Repubblica, in prossimità di Piazza Garibaldi. Ovviamente sarebbero stati necessari dei lavori di adeguamento della struttura ed un giusto riequilibrio del personale in servizio. Le farmacie comunali – evidenzia ancora il noto cardiologo – hanno d’altronde anche una finalità sociale e sarebbe un investimento a tutto vantaggio della città, che garantirebbe un servizio necessario, che se ben organizzato comporterebbe persino un utile di gestione”.