Nella mattinata di giovedì 20 ottobre, a meno di un mese dall’anniversario della sua tragica scomparsa, al Tribunale di Velletri avrà inizio il processo che dovrà fare giustizia dell’omicidio che il 27 novembre del 2015 è costato la vita a Francesco Maria Pennacchi. La sentenza finale dovrà stabilire, una volta per tutte, la pena detentiva per chi, senza un motivo apparente, afferrò un coltello e trafisse al petto il giovane veliterno, deceduto all’età di 32 anni. Un’udienza che si terrà a porte chiuse, quella odierna, anche se fuori il Palazzo di Giustizia veliterno il clima sarà ‘caldo’, per via della presenza massiccia di tutti coloro che, in questi mesi, non hanno mai smesso di invocare una pena esemplare per l’albanese Lorenc Prifti, l’autore dell’efferrato delitto. Proprio lui, senza che la vittima potesse rendersene conto, sferrò infatti la coltellata mortale, peraltro l’unica, dopo aver raggiunto Francesco Maria nel pianerettolo del suo ufficio, del quale l’omicida era confinante con la propria abitazione.
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