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Genzano – Scuole chiuse: cittadini e politici scatenati sui social, tra favorevoli e indignati

Per modalità e tempistiche è stata una decisione che, era ampiamente prevedibile, ha suscitato svariate reazioni, quella della Giunta comunale genzanese di disporre la chiusura di tutti gli istituti scolastici (LEGGI QUI). Tra l’assenso di chi, nonostante i disagi patiti da chi si è recato a scuola senza saperne nulla, ha ritenuto opportuno mettere la sicurezza prima di ogni altra considerazione, vi è stato anche chi ha ritenuto fuori luogo ed immotivata la chiusura, prendendo a prestito l’assenza di chiusure nei Comuni limitrofi. 

Il popolo della Rete si è ovviamente scatenato e tra le svariate reazioni ospitate nei social network non sono mancate quelle di alcuni noti esponenti politici cittadini. Eccone alcune:

MARTINA ORTOLANI (Consigliera comunale Pd) – “Concordo pienamente sul fattore sicurezza, soprattutto nelle scuole, dove ogni giorno con amore e fiducia consegnamo il nostro ” piccolo” futuro; allora vanno bene i sopralluoghi, va bene anche la chiusura straordinaria delle scuole se necessaria, ma in tempi ultra celeri, vogliamo i resoconti e misure precauzionali qualora ce ne fosse bisogno. Chiudere le scuole anche solo per un giorno significa bloccare un paese intero: difficoltà, impegni, lavoro, didattica, ma per la sicurezza si accetta, purché non rimanga così…come “una giornata in cui non si è andati a scuola”. Il terremoto può colpire in ogni momento e puntualmente questi episodi ce lo ricordano…”.

SILVIA BONGIANNI (Consigliera comunale M5S) – “La messa in sicurezza degli edifici si fa attraverso una programmazione che non dura un giorno. Le lungaggini burocratiche ordinarie, aggravate nel caso di Genzano a ritardi non giustificabili degli anni passati su varie vicende , come ad esempio :
– mancata adozione effettiva del piano di emergenza comunale nel 2012 che ha indotto a lasciare l’amministrazione priva ad oggi dello strumento fondamentale per predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in caso di calamità ma anche per effettuare opere di prevenzione,ovvero i fondi che stanno invece recependo i comuni virtuosi che hanno saputo portare a termine tutta la procedura;
– scarsi o inesistenti stanziamenti in materia di sicurezza che hanno avviato procedimenti , soprattutto nelle scuole, ad oggi incompleti , abbandonati e ormai vetusti e da aggiornare, non giungenti ad opere compiute;
– attuale indisponibilità di liquidità nel bilancio comunale , depauperato in entrate e previsioni effettive, che induce ad immediata incapacità di azione risolutiva;
Conducono inevitabilmente a una stasi che risulta immotivabile agli occhi dei più e frustrante oltrechè criticità emergenziale per l’attuale amministrazione. Tale iniziativa di questa mattina fa parte di una procedura già avviata a seguito di sopralluoghi effettuato in diversi edifici pubblici da luglio ad oggi è una presa di coscienza della necessità / priorità che il sindaco sta dando alla questione “messa in sicurezza”. C’è un lavoro quotidiano concertato fra le varie figure responsabili, che trapela anche da ciò che è stato riportato nella relazione “100 gg” pubblicata nella giornata di ieri. Non c’è passività: c’è attività estrema che si sta organizzando DA ZERO per un pregresso sostanzialmente inesistente e che sta rincorrendo la necessità di intervento immediato nell’ottica della consapevolezza dell’azione preventiva.

Aggiungo inoltre che abbiamo a cuore in primis la sicurezza delle classi sociali più deboli e in generale dei nostri cittadini indipendentemente da sterili denunce incomplete che giungono da vari organi competenti inspiegabilmente assopiti per anni e ora destantesi senza alcun preavviso congiunto e costruttivo…questo a mio avviso è speculazione senza interesse primario verso una risoluzione dei problemi visto il pregresso ormai a tutti noto”.

CARLO VALLE  (ex Assessore nella Giunta Ercolani) – “I provvedimenti possono essere presi ma con procedure normate che rispondono alla sicurezza e a interventi da parte di competenti nel settore. Nei casi di urgenza e pericolo esiste una responsabilità oggettiva del Sindaco ma è consuetudine il coinvolgimento di tutte le forze politiche. Così com’è questo provvedimento è solo demagogico. Sono convinto che è necessario verificare la messa a norma delle scuole, ma ho fastidio che si faccia senza criterio e con questo non voglio giustificare nessuno ma neanche accettare decisioni del genere, da dilettanti demagogici”.

FLAVIA BIAGGI (Ass. culturale ‘Non sei di Genzano se…’) – “Ma se non c’è pericolo imminente, se non siamo in stato di emergenza dichiarata, se non si voleva procurare allarme, se i controlli dicono che si stanno già facendo, non era più logico effettuarli nella giornata di lunedì 31 che da calendario scolastico la scuola è chiusa? Oppure siamo effettivamente in stato di emergenza e allarme e nessuno ce lo dice? …perché le cose cambiano eh!”.

FABIO PAPALIA (Capogruppo liste civiche, in quota Fdi) – “Da anni chiediamo documenti, certificati e interventi per la messa in sicurezza delle nostre scuole. L’ultima istanza presentata risale al 31 agosto 2016. Oggi apprendiamo che le nostre scuole saranno chiuse per verifiche e sopralluoghi. Sorge spontanea una domanda, preso atto dell’assenza dei documenti attestati l’idoneità antisismica delle nostre scuole cosa deciderà la nuova amministrazione? Le scuole resteranno chiuse fino alla completa e definitiva messa in sicurezza o domani riapriranno?”. Proprio Papalia ha già redatto un’interrogazione urgente, che verrà presentata nell’odierna seduta del consiglio comunale.

Alla fine della fiera la palma del commento più ironico va a Luigi, che ha preceduto tutti postando l’avviso del Comune:”Stanno fuori come i panni stesi ad asciugare. Oggi non si va a lavorare concittadini, i pentaMinimmi hanno deciso che è ferie. Tutti a casa con i bimbi. Speriamo che domani non ci sia vento, o non arrivino anche qui i frighi alieni che stanno invadendo Roma”. Sarcasmo ed ironia anche nelle parole di Agostino Cesaroni, già segretario del Pd genzanese: “Io propongo, ad ogni terremoto, un’ordinanza preventiva di chiusura della viabilità e del passeggio pedonale del centro storico e delle zone di Genzano dove sono presenti edifici con almeno 30 anni di vita”. 

“Chiedo le dimissioni di Raggi Marini e Colizzi…Sindaci di Roma Albano Laziale Marino…..Non hanno fatto nessuna ordinanza di chiusura…Perche’??” ha aggiunto con ironia Andrea. Significativa, però, anche la replica di Arianna: “Se oggi fosse caduto anche un minimo briciolo di polvere su un bambino o una maestra saremmo stati qui a parlare Dell incompetenza della attuale amministrazione a non fare controlli! Sapete quale il problema? Che non c’è sta bene niente che aprite bocca e parlate… E c avete pure il tempo di farlo! E mo provate a di che so di parte ma è assurdo leggere certi post sempre delle stesse persone.. Ma perché non ve siete candidati voi a sindaco? Perché il vostro partito non ha vinto?”.

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