Attualità

Il terremoto visto dal geologo Fabio Taddei e dal Vescovo della Diocesi di Velletri-Segni, Vincenzo Apicella

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convegno-terremoto-2Gli ultimi accadimenti, come anche quelli drammatici di questa settimana, quando la terra è tornata a tremare in maniera violenta nel cuore dell’Italia lo hanno reso ancor più d’attualità e lo si è capito anche dall’ampia partecipazione che ha avuto, con la sala  parrocchiale di San Salvatore che non è riuscita a dare un posto a tutti coloro che avrebbero voluto partecipare al convegno sul tema “Terremoto: perché”. I relatori dell’incontro promosso venerdì pomeriggio a Velletri, da parte del gruppo di promozione e formazione socio-culturale ‘Insieme’, erano il dottore in Scienze Geologiche, Fabio Taddei, ed il vescovo della Diocesi Velletri-Segni, Monsignor Vincenzo Apicella.

convegno-terremotoTaddei, che più volte si è pronunciato sull’argomento, con interviste pubblicate anche su quotidiani nazionali,  ha tenuto una vera e propria lezione di geologia per spiegare ai presenti il perché dei sismi che stanno scuotendo il centro Italia da questa estate, rassicurando anche del fatto che la sismicità della zona dei Castelli Romani è molto inferiore di quella dell’Appennino Abruzzese ed Umbro-Marchigiano e di conseguenza con meno rischio per le popolazioni civili. Gli argomenti sviscerati da Taddei sono stati molti a partire dalla differenza tra epicentro ed ipocentro e dalla classificazione dei terremoti, oltre alla differenza tra quelli vulcanici e quelli tettonici. Per capire ciò ha introdotto la struttura della crosta terrestre per passare alla tettonica a zolle ed alla deriva dei continenti. L’ex consigliere comunale veliterno ha parlato poi della differenza tra le varie faglie, oltre a disquisire su orogenesi e subduzioni e della nascita geologica dell’Italia molto complicata e variegata. Nel corso del suo intervento Taddei ha anche approfondito la differenza tra la sismicità dei Castelli Romani e delle zone appenniniche dell’Italia centrale, teatro dei terremoti che continuano da questa estate. Ha poi continuato approfondendo le  varie scale di misurazione dell’intensità dei sismi, come la Mercalli e la Richter, spaziando tra le onde sismiche che si sprigionano dall’ipocentro, con un accenno ai possibili maremoti (tsunami). L’esponente di Patto Popolare per Velletri ha poi concluso ricordando  i sismi più grandi avutisi nella storia dell’umanità, nel Mondo ed in Italia, tra i quali Messina nel 1908 ed Avezzano nel 1915, per finire con la classificazione della zone sismiche italiane, in termine di previsione e prevenzione.

taddei-vescovoIl Vescovo ha invece approfondito l’aspetto umano e il rapporto della fede e della religione con questi eventi naturali sia nel passato che al giorno di oggi, tra gli apprezzamenti dei presenti che hanno lodato il Gruppo Insieme di Antonio Liberati, che ha ricevuto i complimenti dei presenti  per aver voluto informare la popolazione su ciò che sta avvenendo.

In virtù dell’odierna scossa di terremoto, che ha scosso il risveglio degli italiani in quest’ultima domenica di ottobre, arrivata proprio mentre era in pubblicazione questo articolo,  abbiamo contatto proprio Fabio Taddei, che in merito a quanto accaduto ha aggiunto: “La scossa delle 7,40 di questa mattina è stata di 6,5 di magnitudo, la più intensa registrata da questa estate nell’Appennino dell’Italia centrale. Il terremoto si è sentito molto forte in superficie avendo un ipocentro a 10km di profondità e dalle prime notizie sembra sia stato avvertito addirittura dalla Puglia all’Austria. L’epicentro è stato sempre tra Norcia e Preci, e ha provocato crolli soprattutto tra i manufatti già lesionati dai sismi recenti sia in questa zona che nelle aree del terremoto di agosto ad Amatrice, Accumoli ed Arcuata del Tronto. Per fortuna i centri storici erano già stati evacuati e questo al momento sembra non avere causato vittime, ma al momento non si può aggiungere altro, se non sperare che il peggio sia passato”.

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