“Equi Diritti c’è”. Si chiude così l’ennesimo grido di sdegno dell’associazione che da mesi si batte, con le unghie e con i denti, per difendere i diritti di chi sta lottando contro Procura e Regione per salvare la propria abitazione dalla demolizione. Proprio questo tardo pomeriggio è emerso il caso di un’abitazione di Rocca Priora, per la quale il proprietario – fanno sapere proprio da ‘Equi Diritti’ – aveva ottenuto dal Tar la sospensiva dell’atto di acquisizione. Il Comune ha però pensato bene di rinotificargli gli atti, con il solo risultato di ottenere l’ennesima sospensiva. Ora ci domandiamo: a chi ha giovato oltre all’ufficio legale che in convenzione rappresenta il Comune questo doppione della stessa vicenda? E soprattutto – continuano da Equi Diritti – saranno contenti i cittadini di pagare con le loro tasse astiosi quanto inutili accanimenti contro altri cittadini, utili solo ai fatturati degli studi legali, anziché vedere i tributi versati impiegati nell’erogazione di beni e servizi?”.
