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Albano – Dal Referendum via libera all’Inceneritore? L’appello del Partito Comunista: ‘Votare ‘No’ per dire ‘No’ all’Inceneritore

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lotta-inceneritore“Nell’ambito della riforma costituzionale sta emergendo un aspetto che crea grandissima preoccupazione tra le associazioni ambientaliste”. Inizia così la nota stampa diffusa dal Partito Comunista dei Castelli romani, che presenta uno spaccato del referendum, analizzato sotto forma di quanto potrà accadere sul versante delle politiche ambientali in caso di via libera alla Riforma. “Il tutto – fanno sapere – è frutto della modifica dell’articolo 117, che avoca allo Stato le competenze su porti, infrastrutture, energia, inceneritori e altro, introducendo anche la “clausola di supremazia” su qualsiasi altra competenza regionale o comunale su ambiente, grandi opere e reti impiantistiche dichiarate di interesse nazionale. Nelle scorse settimane, nel silenzio generale, il governo Renzi ha dato il via libera, con un decreto ministeriale ad hoc pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 ottobre 2016, alla realizzazione di nuovi 8 inceneritori, di cui due nel Lazio (che dovrebbero essere quello di Malagrotta e quello di Albano). Siamo alle solite. I pezzi dell’inceneritore di Albano sono sempre a Roncigliano nell’area di proprietà del signor Cerroni, pronti ad essere installati. La discarica di Albano dopo l’incendio è pronta per essere riaperta, quando invece i cittadini avevano chiesto di chiuderla. Dopo l’incendio della scorsa estate, il signor Cerroni vuole ricostruire a Roncigliano un impianto nuovo di Trattamento Meccanico Biologico (TMB). Considerando che il VII invaso della discarica è quasi pieno, a cosa serve un nuovo impianto di TMB? A servire un illegale nuovo invaso oppure l’inceneritore del signor Cerroni pronto per essere installato a Roncigliano?”.
In questo contesto, continuano dal Partito Comunista, “il Sindaco di Albano è come sempre latitante. Il Sindaco di Ardea ha dichiarato pubblicamente in un incontro con i comitati e i cittadini che denuncerà il Sindaco di Albano per l’inquinamento delle falde acquifere nel Comune di Ardea a causa della discarica di Roncigliano. Sinceramente il Sindaco di Ardea ha le idee molto confuse: dovrebbe denunciare il signor Cerroni per l’inquinamento che la discarica provoca sulle falde acquifere del suo Comune. Il Partito Comunista (PC) dei Castelli Romani invita tutti i cittadini alla mobilitazione, partecipando all’assemblea di mercoledì 30 novembre alle ore 17,30 nella Sala Nobile del Comune di Albano e votando NO compatti al referendum del 4 dicembre, un NO anche alla revisione delle norme ambientali, per confermare con forza il NO all’inceneritore di Albano”.

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