POLITICA

Lanuvio – Valeria Viglietti, con ‘Anci Giovani’, incontra gli studenti de ‘La Sapienza’ per chiarire i punti chiave della Riforma costituzionale

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anci giovani lazio sapienzadi Giulia Banfi

Si è svolto nel Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma il convegno organizzato da Anci Giovani Lazio per informare, senza alcuna presa di posizione, sui punti principali della riforma costituzionale che finora hanno aperto un enorme e astioso dibattito tra le parti, dimenticando spesso di informare semplicemente i cittadini su un cambiamento così importante per il Paese.

Ad aprire il convegno salutando gli studenti del primo anno del corso di laurea è stata la Coordinatrice Anci Giovani Lazio, la lanuvina Valeria Viglietti, che dopo i ringraziamenti al Dipartimento e alla professoressa referente Maria Grazia Rodomonte ha così richiamato l’attenzione dei ragazzi: “Il vostro impegno non deve rimanere confinato allo studio, persone come voi che hanno scelto questo percorso devono andare oltre la lezione. Noi giovani amministratori dell’Anci siamo stati prima di voi studenti, ci siamo seduti tra quei banchi dove ora siete voi e ora ci adoperiamo in Comuni limitrofi di Roma. Questo confronto tra giovani, studenti da un lato, amministratori dall’altro, è importante perché questo Paese non ha bisogno soltanto di una riforma costituzionale, ma di una riforma generazionale della classe politica”.

Dopo l’input iniziale, i relatori, nell’ordine già visibile dalla locandina, hanno esposto i punti chiave della riforma, a partire dalla professoressa Rodomonte che ha tracciato il suo intervento iniziando dalla formazione a suo tempo del bicameralismo perfetto fino ad arrivare al punto più dibattuto del referendum: “Questa volontà di superare il bicameralismo anomalo è il filo rosso che lega tutti i tentativi di riforma costituzionale che finora non sono andati a buon fine. Nel momento di bisogno quando si formò il bicameralismo perfetto questo era l’unico punto d’incontro possibile, nonostante le accese discussioni, poiché ad entrambe le camere veniva affidata la stessa funzione. Questo però in realtà lasciò insoddisfatti quasi tutti”.

Un intervento pressoché didattico, seguito da quelli, simili, delle professoresse Gavina Lavagna e Federica Fabrizzi, che hanno rispettivamente spiegato il nuovo procedimento legislativo e i rapporti tra Stato e Regioni in caso di vittoria del “Si” al referendum.
A se guire Paolo Mezzanotte, professore del Dipartimento, ha illustrato i cambiamenti degli organi di garanzia in caso di riforma, come il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale. Il dottorando Federico Savastano attraverso un coinciso intervento, visto il calo di attenzione da parte dei ragazzi, ha descritto gli strumenti di democrazia diretta del cittadino chiamato a votare il 4 dicembre.