POLITICA

‘Noi sotto assedio’: così Cecchina va in onda su Rete 4 per protestare contro l’accoglienza dei migranti. Esplode la polemica su Fb e interviene anche il Sindaco Marini

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Com’era prevedibile, visto il tema in discussione, ha creato scompiglio, tra la comunità, la puntata del programma televisivo “Dalla vostra parte”, andata in onda nella serata di mercoledì 28 dicembre su Rete 4, con un collegamento in diretta da Cecchina, la frazione appartenente al Comune di Albano.
Un gruppo di cittadini, tra cui la consigliera Federica Nobilio, e Simone Carabella, da anni in testa a lotte sociali a difesa delle categorie più deboli, hanno risposto ‘presente’ e si sono presentati dinanzi alla telecamera del programma televisivo per approfondire la tematiche delle Case di Accoglienza per migranti. La trasmissione di Mediaset è approdata nella frazione di Cecchina per manifestare il disagio di una comunità “assediata” – almeno così è stato riportato nel titolo del collegamento – dalla presenza di migranti nei Comuni limitrofi, vicini abbastanza da creare disagi e preoccupazione.

Attorno a Cecchina, infatti – è il quadro delineato nella puntata -, incombe la presenza di circa 400 migranti accolti nell’ex centro spirituale di Mondo Migliore su via dei Laghi, a Rocca di Papa, di altrettanti in un albergo di Pomezia, e di circa una cinquantina nel Collegio Pia Marta di Ariccia, senza contare quelli ospitati a Velletri e, soprattutto, quelli che vengono segnalati come prossimi all’arrivo. “Il nostro territorio è circondato – ha esordito Carabella -. I Comuni limitrofi fanno finta di accogliere gli immigrati che poi in realtà sono liberi di circolare ovunque”.

“Siamo pronti a tutto per tutelare i cittadini italiani” ha aggiunto il sempre battagliero Carabella, parlando delle tante criticità in cui si trovano tante famiglie italiane, costrette a fare i conti con file di attesa lunghissime per avere un alloggio popolare, o costretti a vivere con una pensione che non basta ad assicurare le cure ad un familiare portatore di handicap.

“Il nuovo bando della Prefettura – ha detto ai microfoni di Rete 4 Federica Nobilio – parla di altri 8 mila migranti in arrivo ai Castelli romani. Il nostro territorio non ha soluzione di continuità ed è quindi indifferente se si trovano in altri Comuni e non ad Albano, e comunque ad oggi non sappiamo quali strutture hanno fatto domanda di accoglienza. Si tratta di un business economico che lucra sulle spalle dei migranti e di noi cittadini”.
Altri presenti hanno poi riportato il verificarsi di episodi di cronaca e di disordini nei pressi delle strutture ospitanti che destano preoccupazione e nella stessa sera a dar fiato allo sdegno di chi dice ‘basta’ è arrivata anche la concomitante perquisizione in due case della vicina Aprilia, che da Cecchina dista pochissimi chilometri, dove il terrorista autore della strage di Berlino avrebbe trovato dimora e vissuto nel 2015 (LEGGI QUI).

“Finché ci saranno disabili che prendono 280 euro al mese o ragazze madri con figli disabili senza casa – ha aggiunto Carabella – i cittadini dei Castelli Romani non permetteranno l’arrivo di nessun immigrato”. Le reazioni a quanto andato in onda in prima serata sono state molte e svariate. Alle parole di compiacimento si sono opposti appelli contro forme di protesta popolare inneggianti al razzismo.

 

LA REAZIONE DEL SINDACO DI ALBANO NICOLA MARINI – In un lungo post, apparso sulla sua bacheca Facebook, il sindaco di Albano, Nicola Marini, che sulle politiche legate all’immigrazione e all’accoglienza dei richiedenti asilo la pensa in maniera evidentemente difforme da chi è intervenuto da Cecchina, ha attaccato duramente la trasmissione e chi vi ha preso parte. Ve lo proponiamo integralmente: “Queste sono le persone che ieri sono intervenute alla diretta del programma “Dalla vostra parte” in onda su Rete 4. Una trasmissione il cui formato immagino conosciate tutti. Una trasmissione costruita semplicemente per creare in modo demagogico allarmismo, senza il minimo interesse ad approfondire il tema, manipolando spesso la realtà dei fatti. Se veramente avessero voluto fare chiarezza, avrebbero quantomeno invitato a partecipare il Sindaco e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Ne siamo invece venuti a conoscenza solo tramite i social network e ripetuti sono stati i tentativi di metterci in contatto con la redazione. Ci hanno risposto solo nella tarda mattinata di ieri, dicendoci che la trasmissione non era incentrata solo su Albano Laziale e Cecchina, ma in generale sulla presenza degli immigrati nei Castelli Romani. E’ bene specificare che la Città di Albano Laziale NON ha aderito al bando della Prefettura di Roma per l’accoglienza e che, delle 35 domande fatte da privati per la zona dei Castelli, NESSUNA riguarda il territorio del nostro comune. La redazione ci aveva assicurato che questo sarebbe stato detto con chiarezza. Non è stato così! Si è invece parlato di “assedio”! Come tutti sapete risiedo e lavoro a Cecchina. A meno di non essere stato distratto negli ultimi tempi, non mi pare di aver visto in giro per la frazione le frotte di immigrati di cui si è parlato, se non una sparuta presenza di quelli ospitati presso l’ex Collegio Pia Marta di Via Rufelli ad Ariccia che scendono a Cecchina per prendere il treno per Roma e che, tra l’altro, non hanno mai creato problemi. Invece ho sentito numeri sparati a caso (“ci sono 800 immigrati a Cecchina”) di cui né le Forze dell’Ordine né l’Amministrazione ha notizia, facendo tra l’altro credere che le strutture di Rocca di Papa e Pomezia siano a ridosso dell’abitato di Cecchina. Mah…! Strano che una trasmissione di livello nazionale non abbia approfondito come sia strutturato il territorio di cui si parla, comprese le distanze. Ed è strano che gli intervenuti facciano credere cose diverse, anche perché la maggior parte di loro nemmeno ci abita a Cecchina! Inoltre la redazione ci aveva assicurato che la parola sarebbe stata data solo a “cittadini e non a politici”…Credo che tutti conosciate le persone che sono intervenute: candidati sindaci e consiglieri con relativi parenti, che di fatto esauriscono il numero delle persone presenti! Ho ritenuto che partecipare a questa trasmissione avrebbe significato dare legittimità e credibilità a chi legittimità e credibilità non ha. Hanno parlato a nome della città e dei cittadini di Albano Laziale, ma la nostra città e i suoi cittadini non si sentono minimamente rappresentati da chi parla un linguaggio xenofobo e razzista. Il tema dell’immigrazione e della integrazione è molto delicato e va affrontato con estrema serietà e sensibilità, non certo con il becerismo emerso. Sono indignato quanto voi per quello che è stato affermato e per come è stata condotta la trasmissione. Approfondiremo ulteriormente le falsità che sono state dette, compresa quella riguardante il lavoro dei nostri Servizi Sociali, unanimamente giudicato ottimo. A giudicare dai messaggi che riceviamo e da quello che scrivete sui social, ampiamente diffuso è il coro di sdegno, così come ampiamente diffuso è il giudizio su questi personaggi e sulla figuraccia che hanno fatto! “Soliti noti” alla disperata ricerca di visibilità personale, “personaggi in cerca d’autore” di pirandelliana memoria. Il miglior atteggiamento è quello di farli parlare da soli, al massimo tra di loro… Pochi! Esattamente come ieri sera! La nostra città stava e sta da un’altra parte! La nostra città sta vicina ai valori democratici della pace, dell’uguaglianza, della fraternità, della solidarietà, dell’accoglienza, dell’attenzione alle fasce più deboli… “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

LA NOTA DI FRATELLI D’ITALIA  – Non è mancata una nota neppure dalla sezione di Albano di Fratelli d’Italia, nella quale “si tiene a precisare che il gruppo consiliare, Marco Silvestroni ed Edmondo Segrella, ed il partito di Fratelli d’Italia non hanno inteso partecipare alla diretta televisiva su Rete 4 di mercoledì 28 dicembre, in attesa di conoscere con precisione l’esito del bando di gara da parte dei privati, che sarà noto nelle prossime ore, per capire quale saranno le azioni da intraprendere a livello comunale, provinciale e regionale”.

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